Una finestra autobiografica sull’animo sofferente di Pedro Almodóvar, con i sui tormenti e i ricordi, che come fulmini riaffiorano nella mente infelice del protagonista. Questo è Dolor y Gloria.
Salvador Mallo (interpretato dal pluripremiato Antonio Banderas) è un individuo solitario tenuto in vita dalla sua vana gloria di regista e scrittore acclamato di un tempo. Ora Mallo è un uomo dedito alla lettura, alla sua casa e ai suoi molteplici farmaci di cui non può fare a meno. Una vita incentrata sul malessere psicofisico e sul vibrante bisogno di provare dolore per dare un senso alle proprie giornate. Giornate, che altrimenti, senza scrittura ne regia, sarebbero vuote ed interminabili.
Il film è un susseguirsi di flash back, in cui tra i ricordi si delineano la sua infanzia e i suoi legami, dove ad emergere tra questi è quello con sua madre Jacinta (interpretata dalla bellissima Penelope Cruz). Una madre d’impostazione molto classica che seppur premurosa, era in perenne stato di angoscia e preoccupazione. Apprensione, forse dovuta anche al fatto di dover colmare l’assenza del padre. La perdita di Jacinta, è un dolore che anche a distanza di anni Salvador non riesce superare. Così come la madre non è mai riuscita ad accettare le scelte di vita del figlio, quasi delusa per ciò che era.
Niente sembra alleviare l’inquietudine di Salvador, tranne un nuovo flirt: l’eroina. Ad introdurlo in questo oscuro mondo di illusione è Alberto, interprete protagonista di un vecchio capolavoro di Mallo, con cui conpromise i rapporti proprio a causa dell’oppiaceo di cui abusava. L’incontro con Alberto, mette in moto una serie di eventi che porteranno Mallo a re-incontrare quello che, una volta sfiorato casualmente, sarebbe diventato l’uomo della sua vita, Federico. Ma la vita, si sa è imprevedibile, e l’amore in quella relazione non è stato sufficiente. Sufficiente per sovrastare e combatttere la dipendenza da eroina che colpì l’amante di Salvador.
Mallo decide cosi di ricominciare a scrivere, e lo fa con “El primer deseo”. Questa, una storia anch’essa autobiografica nella quale racconta del legame instauratosi con Eduardo, bambino analfabeta cui Salvador insegnò a leggere e scrivere poco prima di proseguire gli studi scolastici al seminario.
Durata 113 min
Regia Pedro Almodóvar
Cast
Antonio Banderas: Salvador Mallo
Penélope Cruz: Jacinta da giovane
Asier Etxeandía: Alberto Crespo
Leonardo Sbaraglia: Federico
Noto per i suoi film che pongono al centro dell’attenzione le figure femminili (e talvolta anche transessuali) Dolor y Gloria è un inno alla nevrosi, alla confessione e al vuoto viscerale che una vita di delusioni, sconfitte, tormenti inevitabilmente ti pone davanti.
Senza una trama ben definitiva, Dolor y Gloria è uno scorcio introspettivo, è un film che lascia dell’amaro in bocca. Non è chiaro se questa ora e mezza di pellicola abbia lasciato o tolto qualcosa dentro di noi… Fatto sta che Almodóvar ci ha invitati nella sua intimità e fatto soggiornare nel suo profondo spirito.