Alec Baldwin spiega in lacrime come la pistola abbia sparato senza che lui premesse il grilletto. “Se mi fossi sentito responsabile, mi sarei già suicidato”
Alec Baldwin si espone durante la prima intervista televisiva dopo i fatti accaduti sul set di Rust.
L’attore ha affermato di non aver mai premuto il grilletto della pistola che ha ucciso la direttrice della fotografia Halyna Hutchins e di aver seguito tutte le sue istruzioni su come puntarle contro la pistola, ignorando che ci fossero munizioni vere nella camera.
Baldwin ha raccontato i momenti che hanno preceduto l’incidente. Pur non avendo mai premuto il grilletto, ha ammesso di avere armato la Colt d’epoca alzando manualmente il cane del revolver per poi lasciarlo andare provocando così lo sparo. Lo stesso Assistant Director Dave Halls ha sostenuto Baldwin e ha confermato che l’attore non ha mai premuto il dito sul grilletto.
Stando a quanto ha riferito Baldwin, lo sparo è avvenuto nel momento in cui ha lasciato andare di scatto il meccanismo, senza dunque premere il grilletto. Inizialmente aveva creduto che la Hutchins fosse solo svenuta. Solo ben 45 minuti dopo lo sparo si sono resi conto sul set che il proiettile era invece vero.
Alec Baldwin ha ripetuto con sicurezza: “Non ho premuto il grilletto. Non punterei mai una pistola verso qualcuno per poi premere il grilletto.” I tecnici del set avevano consegnato l’arma a Baldwin sostenendo si trattasse di una “cold gun”, ovvero una pistola scarica. “Quando in un set viene detto così, ci si rilassa perché si è sicuri che la pistola non ha al suoi interno proiettili veri” spiega l’attore.
Baldwin ha chiuso l’intervista dicendo di aver incubi ricorrenti e di non esser più sicuro di voler fare film. Sicuramente è la cosa peggiore che gli sia mai capitata. Non prova senso di colpa ma tanta rabbia e tristezza. Se si fosse sentito responsabile si sarebbe potuto suicidare. Parole dure ma che son sembrate sincere, nel mentre attendiamo che si faccia chiarezza su una vicenda che pare ancora inspiegabile.