Doctor Strange nel Multiverso della follia: cameo e easter egg

Poco prima della metà del film vediamo Doctor Strange e America Chavez sfrecciare attraverso diversi universi nel tentativo di scappare da Wanda. Mentre volano alla velocità della luce, ci sono alcuni mondi che sembrano essere dei chiari riferimenti alla storia dei fumetti Marvel. Il più importante di questi è un mondo che contiene un dinosauro. È probabilmente un cenno alle Terre Selvagge, un mondo preistorico che contiene tutta una serie di dinosauri e altre creature.

Poi vediamo anche un universo di fumetti, che sembra un tributo allo stile artistico più “poppy” degli anni ’60 e ’70. Vediamo anche un assaggio di quello che sembra essere il Tribunale Vivente, un’entità cosmica che ha debuttato per la prima volta nel 1967 e che essenzialmente funge da supervisore del multiverso.

Il compositore del film, Danny Elfman ha ripreso una versione del tema di X-Men: The Animated Series per introdurre Charles Xavier (Patrick Stewart) durante l’incontro degli Illuminati. Da notare che anche la sua Hoverchair è gialla come nella serie animata.

Nel primo incontro tra il “nostro” Doctor Strange e la Christine Palmer di Terra-838, la scienziata afferma di aver scelto di fare volontariato presso la Baxter Foundation. Ebbene la Baxter Foundation è un gruppo presente anche nei fumetti ed è progettato per supportare la prossima generazione di prodigi scientifici. Nei fumetti il Baxter Building sarà anche la sede dei Fantastici Quattro.

Potresti essere un po’ confuso riguardo al membro degli Illuminati con un diapason in testa. Quello è Black Bolt, il leader degli Inumani. È interpretato da Anson Mount, che ha ripreso il suo ruolo dalla sfortunata serie Inhumans del 2017 che è stata cancellata dopo una sola stagione.

Captain Carter, interpretata da Hayley Atwell, è un’altra dei membri degli Illuminati nel film. Il personaggio ha già fatto il suo debutto nel MCU nella serie animata What…If? Lì, è stata presentata come una versione alternativa di Captain America e un’esplorazione di cosa sarebbe successo se Peggy Carter, e non Steve Rogers, avesse preso il siero del super soldato.

È una delle citazioni più iconiche dell’MCU. “Posso farlo tutto il giorno” è stata pronunciata per la prima volta da Steve Rogers (Chris Evans) in Captain America: Il primo vendicatore per mostrare lo spirito irrefrenabile dell’eroe di guerra. La frase viene ripetuta in tutti i film da Cap, in particolare anche al suo sé del passato in Avengers: Endgame.

Captain Carter raccoglie qui il testimone e durante il combattimento con Scarlet Witch, con la bocca insanguinata, sputa “Posso farlo tutto il giorno”.

Nel nostro universo del MCU, Captain Marvel è Carol Danvers, interpretata da Brie Larson. Nella Terra-838, Captain Marvel è Maria Rambeau, interpretata da Lashana Lynch. In Doctor Strange nel Multiverso della Follia non viene tuttavia approfondito come la migliore amica di Carol sia diventata Captain Marvel.

John Krasinski interpreta una variante di Reed Richards in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. È anche conosciuto come Mister Fantastic, il leader dei Fantastici Quattro. È la prima volta che i Fantastici Quattro vengono rivelati nell’MCU.

Non è ancora noto se Krasinski riprenderà il ruolo nel prossimo film in sviluppo dei Fantastici Quattro.

Reed Richards menziona sua “moglie” nel film, Sue Storm, altro membro dei Fantastici Quattro. La cosa più interessante, tuttavia, durante il combattimento con Wanda, è che anche Reed Richards ha figli. Sono Valeria e Franklin Richards, due eroi molto dotati che possiedono un intelletto incredibile. Chissà se potremmo vederli già nel prossimo film dei Fantastici Quattro?

I figli di Wanda, Billy e Tommy, hanno chiaramente un debole per i classici Disney. Nel corso del film vediamo infatti i due ragazzini guardare in tv un cortometraggio di Oswald il coniglio fortunato. Il personaggio fu introdotto per la prima volta nel mondo dalla Disney nel 1927, sebbene poi la Universal ne assunse rapidamente la proprietà esclusiva. Disney creò così un sostituto: Topolino! In una scena successiva Billy e Tommy guardano invece il classico Disney del 1937 Biancaneve e i sette nani.

L’MCU viene finalmente battezzato come Terra-616 in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Questo è un riferimento allo stesso numero utilizzato per identificare l’universo “canonico” principale dei fumetti Marvel. Nel film, Christine Palmer rivela le informazioni, dicendo che Stephen Strange del MCU proviene proprio da Terra-616.

Rintrah è un essere del pianeta R’Vaal, introdotto per la prima volta in Doctor Strange #80 del 1986. Nei fumetti ha una lunga storia con il nostro Stregone, diventando in seguito il suo apprendista. Nel film vediamo il minotauro verde a Kamar-Taj, il luogo mistico (anch’esso dei fumetti) durante l’attacco di Wanda.

Il titano pazzo dell’Infinity Saga che tanto abbiamo amato è stata la più grande minaccia della Terra, e ha costretto gli Avengers a unirsi per una battaglia finale in Avengers: Endgame. Invece il Thanos della Terra-838, è sconfitto direttamente dagli Illuminati su Titano. Puoi persino vedere il suo corpo ucciso durante una sequenza di flashback che coinvolge il loro Doctor Strange.

Il Libro di Vishanti è menzionato come l’antitesi del Darkhold (il libro dei dannati): un potente tomo che potrebbe garantire a chi lo usa tutto ciò di cui ha disperatamente bisogno. Com’era prevedibile, le sue radici si trovano nei fumetti della Marvel, apparso per la prima volta come Il libro dei Vishanti nel 1963. Lì, era posseduto da diversi stregoni, tra cui Doctor Strange e l’Antico.

Le guardie robotiche al quartier generale degli Illuminati sono modellate sulla base di Ultron, l’IA trasformato in supercriminale creato da Tony Stark, villain principale in Avengers: Age of Ultron. Qui, però, le sentinelle sono molto più benevoli. Il Tony Stark di questo universo (che purtroppo non ci fanno vedere) li ha usati come forza per il bene?

Il Professor X dice a Doctor Strange durante il loro incontro: “Solo perché qualcuno inciampa e si perde non significa che sia perso per sempre“. C’è un motivo per cui quella frase suona familiare: Xavier l’aveva già proferita al suo io più giovane (interpretato da James McAvoy) in X-Men – Giorni di un futuro passato.