A Keith Thomas (“The Vigil – Non ti lascerà andare) è toccato l’arduo compito di portare nelle sale il nuovo adattamento del famoso romanzo di Stephen King “L’incendiaria”, uscito nel 1980 e di cui c’è stata già una versione cinematografica nel 1984, intitolata orribilmente “Fenomeni paranormali incontrollabili”. La pellicola era diretta da Mark L. Lester con protagonista una giovanissima Drew Barrymore coadiuvata da David Keith e Heather Locklear. Adesso, invece, le star sono la piccola Ryan Kiera Armstrong e i genitori Zac Efron e Sydney Lemmon. Prodotto dal Re Mida Jason Blum e dalla sua Blumhouse, il thriller (fanta) horror è nelle nostre sale dal 12 maggio mentre in USA esce il 13.
LA TRAMA
Il film tratto dal libro di Stephen King è un collage di déjà vu
Andy (Zac Efron) e Vicky (Sydney Lemmon) sono i genitori di Charlie (Ryan Kiera Armstrong) e per circa 10 anni sono dovuti sempre fuggire per nascondere la piccola da un’oscura agenzia federale che vuole sfruttare il suo dono senza precedenti per trasformare il fuoco in un’arma di distruzione di massa. Andy ha insegnato a Charlie come contenere il suo potere, che viene innescato dalla rabbia o dal dolore. Ma quando Charlie compie 11 anni, il fuoco diventa sempre più difficile da controllare. Dopo che un incidente rivela la posizione della famiglia, il misterioso agente John Rainbird (Michael Greyeyes) viene inviato per dare la caccia alla famiglia e catturare Charlie una volta per tutte. Non sa che, però, dovrà scontrarsi con la furia della bambina.
Da molto tempo nelle sale mancava un buon thriller horror di quelli che t’incollano alla poltrona e ti lasciano senza fiato fino alla fine della proiezione. Purtroppo, non è il caso di “Firestarter”, anche se le premesse facevano ben sperare. E’ vero che ormai il fatto di prendere qualsiasi cosa abbia scritto Stephen King e portarla al cinema quasi come “garanzia” di qualità è un progetto al 90% destinato a far storcere il naso, ma in questo caso c’era già un precedente non proprio brillante e ben 36 anni di distanza. In questi decenni di film horror, fanta-thriller e chi più ne ha più ne metta, con protagonisti eroi ed eroine con poteri speciali e spesso incontrollabili ne abbiamo visti a bizzeffe. Per non parlare delle serie tv – da “Heroes” a “Stranger Things” fino a quelle targate Marvel e DC – che iniziano ad essere alquanto ripetitive ed obsolete anche se fatte benissimo.
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Durata 95 min
Regia Keith Thomas
Cast
Zac Efron
Ryan Kiera Armstrong
Sydney Lemmon
Kurtwood Smith
John Beasley
LA RECENSIONE
Un collage di déjà vu senza colpo di genio
Il problema principale del film di Thomas è quello di essere un collage di déjà vu, nonostante la sceneggiatura di Scott Teems aggiunga freschezza e modernità alla tematica centrale del libro e che sembra sia stata apprezzata dallo stesso Stephen King, ma non basta. Dopo una prima parte interessante, in cui ci viene narrata la storia della famiglia “speciale” (anche il padre e la madre della bimba hanno superpoteri che non vi sveliamo se non avete letto il libro), si va verso il sentiero oscuro delle cose già viste, effetti speciali e CGI che lasciano molto a desiderare anche nelle scene clou. Si arriva al finale in men che non si dica, visto che la pellicola dura solo 1 ora e 34 minuti, senza colpi di scena o una scelta registica che si discosti dal libro, un lampo di genio o i classici “salti” dalla sedia. Zac Efron è totalmente fuori ruolo, sembra più il fratello maggiore di Charlie, mentre proprio Ryan Kiera Armstrong, che abbiamo già visto in “It: Capitolo 2”, “Attraverso i miei occhi” e “La guerra di domani”, è impressionante nella parte della piccola con poteri pirocinetici che da lo spunto per parlare di bullismo, lotta interiore, senso di inadeguatezza e incertezza del futuro, ma sempre in modo molto blando e mai approfondito. Molto credibili anche Sydney Lemmon e Michael Greyeyes (il suo Rainbird è il personaggio più accettabile del film) mentre gli altri attori presenti nel film sono Kurtwood Smith, John Beasley e Gloria Reuben.
La fantastica colonna sonora di John Carpenter
Il punto di forza principale è la stupenda colonna sonora del grande John Carpenter, composta con il supporto di suo figlio Cody e di Daniel Davies. Le sue musiche sono la vera garanzia di qualità e per lui rappresenta anche una grande rivincita dato che, proprio nel 1984, l’icona del cinema stava per dirigere “Fenomeni paranormali incontrollabili”, ma poi non se ne fece più nulla. E’ carina anche la parte girata in soggettiva, che ci permette di vivere gli eventi direttamente attraverso gli occhi di Charlie, ma in conclusione, questo “Firestarter” poteva uscire benissimo su una qualsiasi piattaforma di streaming e non al cinema. Infatti, negli Stati Uniti è stato distribuito in contemporanea nelle sale e su Peacock. Lungimiranti!
Il voto di Cinefily