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La storia di fantascienza Crimes of the Future rimette il re del body horror sul suo trono. David Cronenberg è tornato per fare eco ai suoi successi più estremi con un body horror assoluto, viscerale, cruento e molto intenso. Ecco la recensione di Crimes of the Future. Benvenuti ad uno spettacolo di bellezza interiore!

https://www.youtube.com/watch?v=vG0rKwfpxD8
LA TRAMA

La manipolazione e la modifica del corpo umano portata al limite in un futuro distopico, senza trascurare la sensualità e la sessualità.

In un futuro non ben definito gli effetti disastrosi dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici hanno determinato importanti trasformazioni sul corpo degli esseri umani, ora in grado di attuare continue mutazioni. L’ex chirurga Caprice (interpretata da Léa Seydoux) attraverso la capacità del suo compagno Saul Tenser (Viggo Mortensen) di sviluppare nuovi organi realizza delle performance “artistiche” di rimozione chirurgica: la coppia dà spettacolo pubblicamente mostrando la metamorfosi interna dell’uomo. Queste performance d’avanguardia attirano l’attenzione di Timlin (Kristen Stewart), investigatrice del Registro Nazionale degli Organi, ma anche di un sospetto gruppo sovversivo il cui scopo è portare l’umanità al prossimo stadio evolutivo.

Crimes of the Future, recensione del film di David Cronenberg
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INFO & CAST
Anno 2022
Durata 107 min
Regia David Cronenberg

 

Cast
Viggo Mortensen: Saul Tenser
Léa Seydoux: Caprice
Kristen Stewart: Timlin
Scott Speedman: Lang Daughtery
Denise Capezza: Odile

LA RECENSIONE

L'essenza del maestro Cronenberg: un body horror assoluto. Viscerale, cruento e molto intenso. Andrai fuori di testa!

L’arte è dolorosa e imprevedibile in Crimes of the Future, l’ultimo film di David Cronenberg. Un film che è un’opera d’arte in sé colma di una notevole raffinatezza. Il regista torna alla fantascienza per la prima volta dopo due decenni (ricordi eXistenz?), e fonde il suo caratteristico orrore corporeo con un’estetica che è allo stesso tempo retrò e futuristica, il tutto condito in una storia oscura ma accuratamente tracciata sugli artisti ai confini del mondo. Lo slogan del film è “la chirurgia è il nuovo sesso“, e racchiude in sé i valori di bellezza, sessualità e piacere distopico che diventano al tempo stesso elementi di salvezza.

Cronenberg aveva previsto che Crimes of the Future avrebbe fatto uscire gli spettatori durante le proiezioni ma in realtà solo alcuni partecipanti a Cannes lo hanno fatto quando il film è stato presentato in anteprima. Ha tutte le trappole del “body horror“: macchine scheletriche spaccano la pelle come frutta matura; lineamenti del viso crescono dove non dovrebbero; personaggi eccitati da ferite sanguinanti…

Crimes of the Future, recensione del film di David Cronenberg

Nel complesso il film è così patinato e stilizzato che sembra più stravagante di quello che è.

A differenza dei più famosi film di Cronenberg legati a violenza e sesso (Crash e Videodrome) in Crimes of the Future l’elemento predominante è una nuova snervante cultura tecnologica che invade il nostro mondo. I corpi sono sì frequentemente mutilati ma la violenza inflitta su di loro raramente sembra persistere. C’è poco del crudo disagio di un film come Titane, perché i personaggi stessi sembrano quasi imperturbabili.

Invece, il vero orrore è quello che colpisce dall’interno, quello che mina parti che apertamente non sanguinano: come ogni volta che un personaggio mangia qualcosa, il che finisce per produrre scene molto più silenziosamente inquietanti delle prodezze chirurgiche del film.

IN CONCLUSIONE

Non è complesso leggere il significato di Crimes of the Future. Sebbene il film sia stato scritto intorno al 1999, attinge ad ansie molto contemporanee per il cambiamento climatico, l'inquinamento e il conflitto intergenerazionale. Il film racchiude in sè una brillante e complessa discussione sul futuro dell'umanità dal punto di vista biologico, sessuale e filosofico. Non è poi così lontano dalla realtà...

Il voto di Cinefily

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