“Halloween Ends”, terzo capitolo della nuova trilogia iniziata nel 2018 diretta da David Gordon Green e basata sul cult “Halloween – La notte delle streghe”, di John Carpenter, è uno dei film più attesi di quest’autunno. In questo 13esimo film della saga rivedremo Jamie Lee Curtis nei panni di Laurie Strode alle prese, per l’ultima volta con Michael Myers, in uno scontro finale che promette di fare scintille al botteghino. Curiosità per i fan: John Carpenter ha composto le musiche del film con Cody Carpenter e Daniel Davies. La pellicola è nelle sale dal 13 ottobre.
LA TRAMA
Halloween Ends, lo scontro finale tra Laurie e Michael Myers conferma che il male non muore mai, si trasforma
Quattro anni dopo gli eventi di “Halloween Kills”, Laurie Strode (Jamie Lee Curtis) vive con la nipote Allyson (Andi Matichak) e sta finendo di scrivere il suo libro di memorie. Michael Myers non è più stato visto da allora. Laurie, dopo aver permesso allo spettro di Michael di determinare e guidare la sua realtà per decenni, ha deciso di liberarsi dalla paura e dalla rabbia e di abbracciare la vita. Ma quando un giovane, Corey Cunningham (Rohan Campbell), viene accusato di aver ucciso un ragazzo a cui faceva da babysitter, si scatena una cascata di violenza e terrore che costringerà Laurie ad affrontare finalmente il male che non può controllare, una volta per tutte.
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INFO & CAST
Durata 105 min
Regia David Gordon Green
Cast
Jamie Lee Curtis: Laurie Strode
Judy Greer: Karen Nelson
Andi Matichak: Allyson Nelson
Will Patton: vice sceriffo Frank Hawkins
Anthony Michael Hall: Tommy Doyle
LA RECENSIONE
Il passaggio del testimone al giovane Corey
David Gordon Green ci riporta a Haddonfield, l’immaginaria cittadina dell’Illinois che i cinefili doc riconosceranno ma che, in “Halloween Ends”, è diventata ormai un posto ancora più cupo, angosciante e dove il Male c’è anche se non si vede. Cosa c’è di nuovo da raccontare dopo 13 film? Ebbene, il nuovo input narrativo è dato proprio dalla presenza del giovane Corey Cunningham, interpretato da Rohan Campbell, che raccoglie il testimone – e la maschera – di Michael, facendosi inondare dal Male e mettendolo di nuovo in pratica nella plumbea cittadina. La sua tragedia personale si trasforma in tormento, poi in rabbia e furia assassina, facendo ripiombare Laurie nell’incubo perenne che la accompagna da decenni e riaprendo la porta a Michael.
Il male non muore mai, si trasforma
La trovata del nuovo “adepto”, il suo risentimento, la sua follia, il suo cambiamento dopo l’incontro con Michael, sono la molla che da nuova linfa e che scatena almeno 6/7 scene slasher a cui siamo abituati, se avete visto anche gli altri film della saga., ma che non ci stancano mai. Ciò non fa altro che confermare la frase “Il male non muore mai, si trasforma”, e a pagare le conseguenze di questo “temporaneo” passaggio del testimone sarà, come al solito, Laurie, ormai donna matura, nonna, isolata da tutto e tutti, ma che trova la forza di reagire, per l’ultima volta, di esplodere come una supernova, con tutta la violenza sopita nel corso degli anni contro il suo incubo peggiore.
IN CONCLUSIONE
É veramente la fine?
La sceneggiatura è stata scritta dal regista con Paul Brad Logan, Chris Bernier e Danny McBride e, partendo dal prologo con la storia di Corey, il racconto è ben calibrato e si apre man mano, senza troppe pause inutili, legando le vicende del giovane a quella di Laurie e Allyson, e quindi a quella del redivivo Michael, senza appesantirci con inutili didascalismi e includendo alcune scene che superano per violenza quelle dei film precedenti. La suspense e l’attenzione sono sempre al top grazie anche al montaggio perfetto di Tim Alverson e alle straordinarie e inconfondibili musiche di John e Cody Carpenter, coadiuvati da Daniel Davies. Ma sappiamo benissimo cosa volete sapere… è veramente la fine? Beh, avendo visto il cruento scontro finale (che assolutamente non spoileriamo), potremmo dire di si, ma il produttore Jason Blum ha spiazzato tutti dicendo che il film in realtà chiuderà la trilogia prodotta dalla sua celebre Blumhouse Productions e che i diritti torneranno nelle mani di Malek Akkad. Questo significa che altre case di produzione potrebbero comprarli e dare vita magari ad un reboot o altri capitoli anche tra molti anni. Staremo a vedere.
Il voto di Cinefily