Gli amanti degli horror saranno contentissimi. E’ arrivato, infatti, nelle sale “Scream VI”, diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett. Il sesto capitolo del fortunatissimo franchise di “Scream” vede il ritorno di Melissa Barrera, Jenna Ortega, Mason Gooding e Jasmin Savoy Brown dal precedente film e di Hayden Panettiere che torna nella saga dopo “Scream 4”. Rivedremo anche Courteney Cox nei panni di Gale Weathers. Stavolta, dopo gli ultimi omicidi di Ghostface, i sopravvissuti si trasferiscono a New York, dove però sbarca anche un nuovo Ghostface che scatenerà il caos e seminerà morte nei modi più atroci. Non vedremo l’inossidabile Sydney Prescott/Neve Campbell, ma vi assicuriamo che non ne sentirete affatto la mancanza.
LA TRAMA
Questo capitolo segue le storie dei sopravvissuti agli ultimi omicidi di Ghostface
Le sorelle Samantha e Tara Carpenter (Melissa Barrera e Jenna Ortega), i gemelli Chad e Mindy Meeks (Mason Gooding e Jasmin Savoy Brown) si lasciano Woodsboro alle spalle e iniziano un nuovo capitolo della loro vita a New York, solo per ritrovarsi nuovamente tormentati da una serie di omicidi perpetrati da un nuovo killer Ghostface.
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INFO & CAST
Durata 123 min
Regia Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett
Cast
Courteney Cox: Gale Weathers
Melissa Barrera: Samantha “Sam” Carpenter
Jenna Ortega: Tara Carpenter
Hayden Panettiere: Kirby Reed
LA RECENSIONE
Scream VI, Ghostface si sposta a New York ed è ancora più sanguinario e vendicativo
Dovevamo aspettare il sesto capitolo per rivivere le emozioni del primo uscito in Italia nel 1997? Evidentemente si! Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, già registi di “Scream V”(2022) ed eredi del grande Wes Craven, hanno compiuto l’impresa di portare il famoso franchise slasher ad un livello superiore. Ripartendo dal capitolo cinque (e prendendo tanti spunti dal secondo), i registi spostano l’azione dall’iconica Woodsboro a New York, dove i quattro sopravvissuti si trasferiscono per dimenticare i crimini e le angherie di Ghostface. Ma si sbagliavano di grosso. La Grande Mela non fa altro che rendere ancora più sanguinosi, brutali, vendicativi e “silenziosi” gli attacchi del killer mascherato, che ha modo di approfittare della vastità della città che non dorme mai per muoversi ancor più liberamente, tra i vicoli bui e gli appartamenti dei malcapitati.
L’importanza della sceneggiatura e del montaggio
Naturalmente, la pellicola si apre con la classica telefonata e la domanda “Qual è il tuo film horror preferito”, offrendo la prima scena slasher di vero impatto, che non era così cruda dal primo capitolo. Con ottime premesse, il film presenta subito l’ottimo cast con le sorelle sopravvissute Sam/Melissa Barrera e Tara, interpretata dalla famosa Jenna Ortega, ormai vera star del franchise dopo il successo mondiale della serie tv “Mercoledì”. Ci sono anche Chad (Mason Gooding) e Mindy (Jasmin Savoy Brown) e le “vecchie conoscenze” Hayden Panettiere (Kirby Reed) e Courtney Cox (Gale Weathers) bravissimi a muoversi nel nuovo “territorio di caccia” di Ghostface e a recitare i dialoghi serrati, pieni di citazioni (a Craven, ad altri registi e alla saga stessa), tragici e ironici a seconda delle situazioni, nati dalla penna della coppia formata da James Vanderbilt e Guy Busick, bravissimi nel mantenersi fedeli al mood della saga ma anche a dare quel tocco di modernità che ci voleva, dopo tanti anni, ad alzare l’asticella e rinverdire alcuni punti che sarebbero diventati pericolosamente ripetitivi. Michel Aller è autore di un montaggio frenetico, convulso e a tratti confuso, ma sicuramente d’effetto, aggiungendo alle azioni di Ghostface ancora più suspense e terrore. New York ha facilitato il lavoro di Brett Jutkiewicz, direttore della fotografia, stavolta decisamente più patinata e ricca di sfumature e dettagli che non dovete farvi sfuggire.
IN CONCLUSIONE
La scena della metropolitana è già cult
Scene cult? Beh, oltre al primo omicidio in apertura, quella di cui tutti parlano è l’inseguimento in metropolitana. Ghostface è liberissimo di muoversi a Time Square durante la notte di Halloween e porterà i protagonisti nella labirintica metropolitana della Grande Mela, sulla linea rossa, rinomatamente la più frequentata, lunga e caotica del mondo. Ebbene, qui, per sfuggirgli, i quattro amici si divideranno ma in molti sono travestiti proprio da Ghostface, dunque è impossibile sentirsi al sicuro e rendersi conto di chi è il vero assassino. Tra mille rumori, volti minacciosi, luci intermittenti e caos, il killer potrà attaccare facilmente, accompagnata dalle straordinarie musiche di Brian Tyler. Ovviamente, non vi diciamo come finirà, ma se ne parlerà a lungo e diventerà iconica. Il finale è, come sempre, di grande effetto e rivelatore dell’identità (più di una? Bah…vedrete…) di Ghostface. Stavolta, però, trattenetevi anche dopo i titoli di coda.
Il voto di Cinefily