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Il franchise de “La Casa” vede un altro tassello unirsi al mosaico horror che va avanti dal 1981. Dopo la trilogia di Sam Raimi e il remake di Fede Alvarez, del 2013, adesso è la volta de “La Casa – Il Risveglio del Male”(“Evil Dead Rise”), per la regia di Lee Cronin. La pellicola si sposta in uno scenario urbano e avrà protagoniste quasi tutte al femminile. Si, il trailer è alquanto raccapricciante e il regista, in molte interviste, ha sempre promesso che il film lo è molto ma molto di più. Curiosi? Allora prima di andare in sala leggete la nostra recensione, come al solito, senza spoiler.

https://www.youtube.com/watch?v=2BisWylMzxI&pp=ygUdbGEgY2FzYSBpbCByaXN2ZWdsaW8gZGVsIG1hbGU%3D
LA TRAMA

Il perfetto escamotage del Libro dei Morti ritrovato dopo un terremoto

Una Beth (Lily Sullivan) stanca della strada fa una visita in ritardo a sua sorella maggiore Ellie (Alissa Sutherland), che sta crescendo tre figli da sola in un angusto appartamento di Los Angeles. La riunione delle sorelle viene interrotta da un terremoto e dalla scoperta di un libro misterioso nelle viscere dell’edificio di Ellie, che dà origine a demoni in grado di possedere la carne e spinge Beth in una battaglia primordiale per la sopravvivenza mentre si trova ad affrontare la versione più da incubo della maternità immaginabile.

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INFO & CAST
Anno 2023
Durata 97 min
Regia Lee Cronin

 

Cast
Lily Sullivan: Beth
Alyssa Sutherland: Ellie
Morgan Davies: Danny
Gabrielle Echols: Bridget

LA RECENSIONE

La Casa – Il Risveglio del Male: Lee Cronin rispetta i film cult di Sam Raimi e riesce nell’impresa di rinfrescare la saga

Chiamatelo sequel, reboot, remake al femminile e chi più ne ha più ne metta, ma questo film di Lee Cronin – sul quale gravavano enormi aspettative e pregiudizi – non è affatto male. Andare a toccare l’intoccabile è sempre un rischio enorme, però Cronin ha saputo mantenere inalterati i cardini principali stabiliti da Raimi nella sua trilogia e, prendendo anche qualche spunto dal remake di Alvarez del 2013, ha saputo dare la sua impronta. Già dalla cruenta scena iniziale (davvero ben fatta) e dall’escamotage del Libro dei Morti ritrovato dopo un terremoto a Los Angeles e che dà il via alla nuova maledizione, capiamo che il regista (anche sceneggiatore, con lo zampino dello stesso Raimi, presente anche tra i produttori) ha intenzioni più che serie e non intende snaturare un bel nulla, anzi riesce nell’impresa di rinfrescare la saga.

Recensione di La Casa – Il Risveglio del Male

Gli ingredienti cult immutati ma la location adesso è un condominio di Los Angeles

Ellie (Alissa Sutherland) è la malcapitata vittima della maledizione di turno e sua sorella Beth (incinta) dovrà difendere sé stessa, i figli di Ellie e tutti gli altri poveracci del condominio che avranno a che fare con la furia demoniaca e omicida della donna. Cast quasi tutto al femminile, citazioni e omaggi sempre graditi, ironia, sangue a litri, scene splatter garantite dall’uso di armi improprie (si, c’è anche la sega elettrica), location claustrofobiche e anguste, anche se abbiamo lasciato la campagna/le foreste, per un freddo condominio di L.A. Molto meglio, gli spazi sono di più (com’è accaduto anche per “Scream VI” d’altronde) e le dinamiche sono distribuite in maniera più articolata e inquietante.

IN CONCLUSIONE

Beth non fa rimpiangere l’iconico Bruce Campbell

La cornice è perfetta e l’alchimia perfetta tra gli attori principali gioca un ruolo cruciale. La Sutherland fa davvero paura (fidatevi!) e i suoi improvvisi “assalti” ai figli, ad estranei e a sua sorella sono resi ancora più macabri dalla fotografia rarefatta di Dave Garbetta, dalle musiche incalzanti ma mai fastidiose di quel genio di Stephen McKeon e il montaggio mostruosamente messo su da Bryan Shaw. Ovviamente la sua controparte, Beth, non avrà il carisma, la verve e la “mimica” facciale dell’iconico Bruce Campbell, ma la sua bella figura la fa lo stesso, dimostrando carattere, la giusta dose di “cazzimma” e il coraggio che credeva di non avere. I suoi “aiutanti” Danny (Morgan Davies) e la piccola Kassie (Nell Fisher) sono degli ottimi comprimari e potrebbero essere anche i protagonisti di potenziali sequel. Che ci saranno sicuramente.

Il voto di Cinefily

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