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“Twisters” è diretto da Lee Isaac Chung ed è il sequel/stand-alone del celeberrimo “Twister”, uscito nel 1996 e diretto da Jan de Bont. Tutto è riportato ai giorni nostri dove i cacciatori di uragani adesso dovranno testare un innovativo sistema di tracciamento nell’Oklahoma centrale. Nel cast Daisy Ed-gar-Jones, Glen Powell e Anthony Ramos. Noi l’abbiamo visto per voi e siamo stati travolti dall’effetto nostalgia e dagli effetti speciali.

https://www.youtube.com/watch?v=_wjgW-XuHdI&t=1s
LA TRAMA

La caccia ai tornado si fa ancora più dura

Daisy Edgar-Jones veste i panni di Kate Cooper, ex cacciatrice di uragani segnata dall’incontro devastante con un tornado durante i suoi anni al college. Kate, che ora studia i percorsi degli uragani al riparo nel suo ufficio di New York City, viene spinta a tornare in campo dal suo amico Javi per testare un innovativo sistema di tracciamento. Il suo percorso incrocia quello di Tyler Owens (Glen Powell), un’affascinante e spericolata superstar dei social media che si diverte a postare le sue avventure a caccia di tempeste con il suo gruppo: più sono pericolose, meglio è! Con l’intensificarsi della stagione delle tempeste, si scatenano fenomeni terrificanti mai visti prima e Kate, Tyler e le loro rispettive squadre si ritrovano sulla traiettoria di molteplici sistemi temporaleschi che convergono sull’Oklahoma centrale e che metteranno a dura prova la loro sopravvivenza.

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INFO & CAST
Anno 2024
Durata 130 min
Regia Lee Isaac Chung

 

Cast
Daisy Edgar-Jones: Kate Cooper
Glen Powell: Tyler Owens
Anthony Ramos: Javi
Maura Tierney: Cathy Cooper
Brandon Perea: Boone

LA RECENSIONE

Un tornado di nostalgia reso moderno dal tocco del regista

“Twister”, di Jan de Bont, del 1996, è uno dei disaster movies più noti e cult di sempre, quindi per Lee Isaac Chung, girare un sequel/stand alone come “Twisters” non dev’essere stato affatto facile. Il primo capitolo è un blockbuster assoluto e a cui siamo molto affezionati. All’epoca i protagonisti erano la meteorologa Jo Thornton (Helen Hunt) e il suo ex marito Bill Harding (Bill Paxton), intenti a sperimentare un innovativo strumento in grado di studiare la struttura interna dei tornado, battezzato la piccola Dorothy. 28 anni dopo, questo è stato ereditato da Kate Cooper (Daisy Edgar-Jones), unica sopravvissuta ad un devastante tornado. Con l’amico Javi (Anthony Ramos) e il sexy cowboy Tyler (Glen Powell) ripartirà e si ributterà pericolosamente al centro dei tornadi, stavolta ancora più giganteschi e furiosi. L’effetto nostalgia è servito, il cambiamento climatico agevola tutto il progetto, rendendolo più che credibile, e la scelta de cast è stata altamente azzeccata.

“La scena del cinema” è già cult

La regia di Lee Isaac Chung non perde tempo e va subito al punto. Ci porta nel bel mezzo dell’azione, con tornadi interminabili, altissimi e infuocati dando velocità e ritmo incalzante ad una storia che, altrimenti, sarebbe la fotocopia di tante altre. Invece Chung riesce a modernizzare il tutto, grazie anche agli effetti speciali che negli anni hanno fatto passi da gigante, alla fotografia mozzafiato curata da Dan Mindel e al furioso montaggio di Terilyn A. Shropshire. Straordinaria, e molto impattante, è la “scena del cinema”, luogo che diventa simbolo di mille concetti e quelle dei tornado infuocati che sembrano usciti quasi dall’inferno. Si voleva premere il piede sull’acceleratore e alla fine è stato fatto, con un risultato più che buono. Certo, la sceneggiatura di Mark L. Smith non brilla per originalità, ma in questo tipo di film voi ci fate davvero caso?

Due protagonisti perfetti

La scelta di Daisy Edgar-Jones come protagonista femminile è da premiare. Classe 1998, l’attrice si è fatta notare per il ruolo di Marianne nella famosa miniserie “Normal People” ma anche nella serie “In nome del cielo”, ricevendo per entrambe la nomination ai Golden Globe. Che dire di Glen Powell? Sex symbol assoluto del cinema moderno, dopo vari film più o meno importanti, è stato lanciato de-finitivamente nell’Olimpo di Hollywood grazie al ruolo di Jake "Hangman" Seresin nel blockbuster “Top Gun: Maverick”(2022), accanto a Tom Cruise. L’alchimia tra i due è perfetta mentre si lanciano tra i pericoli dell’Oklahoma e i rispettivi ruoli calzano alla perfezione, facendo scorrere i 130 minuti di durata letteralmente alla velocità di un tornado. Insomma, i 200 milioni di dollari di budget sono stati ben spesi e, al 90%, crediamo che ci sarà anche un sequel, ma speriamo che non rovini quanto fatto con questo film.

Il voto di Cinefily

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