Fa troppo caldo, le spiagge sono affollate e in macchina ci sono 47 gradi. Allora cosa c’è di meglio di godersi un bel pranzo estivo accompagnato dalla visione di un film cult ambientato proprio a Ferragosto o a ridosso di questo giorno tanto simbolico quanto caotico? Partendo da “La famiglia Passaguai”, di Aldo Fabrizi fino a “Un altro Ferragosto”, di Paolo Virzì, ecco 12 film che non potete non aver visto.
I 12 film da (ri)vedere a Ferragosto
1 – La famiglia Passaguai (1951), di Aldo Fabrizi
Aldo Fabrizi, nel 1951, portava nelle sale questo straordinario adattamento per il cinema della novella “La Cabina 124”, scritta da Anton Germano Rossi. Primo capitolo della trilogia “Passaguai”, a cui seguiranno “La famiglia Passaguai fa fortuna”(1952) e “Papà diventa mamma”(1952), il film racconta la storia di Peppe Valenzi (Fabrizi) che, approfittando di uno sconto aziendale, porta la moglie e i figli al mare, una domenica, in una spiaggia affolatissima a Fiumicino, dove ne succederanno di tutti i colori. Da rivedere subito.
2 – Ferragosto in bikini (1960), di Marino Girolami
E’ la vigilia di Ferragosto e sulla spiaggia di Fregene alcune persone cercano refrigerio. Tra questi, il cavalier Bonaccorsi (Mario Carotenuto), carico di debiti; Harold (Walter Chiari), uno pseudo pastore protestante con sua moglie; il ragionier Piccoli (Raimondo Vianello); Dario (Enio Girolami) e Denise (Elyane Pade), una coppia di fidanzati e due ladri, Raf (Toni Ucci) e Carlo (Carlo Delle Piane) in cerca di qualcuno da derubare. Recuperatelo perché è un piccolo gioiellino.
3 – Il sorpasso (1962), di Dino Risi
Il capolavoro di Dino Risi è ambientato proprio nel giorno di Ferragosto del 1962. Due amici – Bruno Cortona (Vittorio Gassman), 36enne immaturo e amante della guida sportiva e Roberto Mariani (Jean-Louis Trintignant), studente di legge universitario timido e rimasto a Roma a preparare gli esami, decidono di trascorrere la giornata in auto, a bordo della Lancia Aurelia B24 di Bruno. Le ore passano veloci in un susseguirsi di episodi tragicomici, fino all’epilogo inatteso e drammatico. Semplicemente, storia del Cinema.
4 – Quelle strane occasioni (1976), di Luigi Comencini, Nanni Loy e Luigi Magni
“Quelle strane occasioni” è la commedia cult ad episodi e, nella terza parte, c’è “L’ascensore” con protagonisti Alberto Sordi e Stefania Sandrelli. Siamo a Roma, alla vigilia di Ferragosto. Un monsignore e un’avvenente trentenne rimangono bloccati per l’intera giornata in un ascensore. Per passare il tempo, la giovane confesserà al religioso alcuni segreti della sua vita sentimentale inducendolo a tentare un approccio che culmina in un rapporto tra i due. Una volta liberi, l’uomo invita la donna a dimenticare quanto accaduto, ma il destino ha in serbo ben altro!
5 – Casotto (1977), di Sergio Citti
Sergio Citti ci porta all’interno di una grande cabina collettiva sulla spiaggia di Ostia, occupata a turno da vari personaggi – una squadra femminile di pallavolo, un sacerdote inglese, due amici imbranati, due donne che dovranno sedurre un assicuratore, due soldati di leva patiti di palestra e una coppia di anziani con una nipote incinta – che ci mostreranno il netto contrasto tra la rigida morale ufficiale italiana e la rivoluzione sessuale della fine degli anni ’70. Nel cast, tra gli altri, Ugo Tognazzi, Michele Placido, Carlo Croccolo, Paolo Stoppa, Mariangela Melato, Gigi Proietti, Franco Citti e una giovane Jodie Foster.
6 – Un sacco bello (1980), di Carlo Verdone
L’esordio (pluripremiato) alla regia di Verdone è una supernova di comicità e talento ed è un pezzo imprescindibile nel puzzle della commedia italiana migliore di sempre. Nel film, interpreta i tre personaggi principali e anche tre secondari. Siamo sempre a Roma, all’inizio degli anni ’80, a ridosso di Ferragosto. Ruggero Brega (Carlo Verdone) è un figlio dei fiori, ex ‘figlio di papà’, che da tempo ha scelto di abbandonare casa e di aggregarsi alla comunità chiamata “Figli dell’amore eterno”, dove c’è un guru idolatrato dal giovane. Mario (Mario Brega), il disperato padre di Ruggero che da anni non ha più sue notizie decide di organizzare un finto incontro casuale per convincerlo a ritornare a casa. Ad aiutarlo nell’impresa ci saranno il prelato Don Alfio (Verdone) e il Professore (Verdone), inflessibile vicino di casa. A smontare papà Brega, però, ci penserà il logorroico cugino Anselmo (Verdone).
Leo (Verdone) è, invece, un ingenuo ragazzo trasteverino, impacciato nel e succube della madre, con la quale ancora vive e che lo sta aspettando a Ladispoli per passare con lei il Ferragosto. Il ragazzo incontrerà per caso la bellissima spagnola Marisol (Veronica Miriel), che gli estorcerà vitto ed alloggio. Quando l’amore sta per fare capolino, ecco arrivare il fidanzato di lei che manderà all’aria tutto.
Enzo (Verdone) è un trentenne dal carattere ancora adolescenziale, molto solo che intende andrsene in Polonia ad amoreggiare con le belle ragazze polacche. Riesce anche a convincere il suo unico amico Sergio (Renato Scarpa) a partire con lui ma Sergio starà male e andrà in ospedale. Lì, Enzo intratterrà infermieri e portantini con i suoi racconti esagerati.
7 – Sapore di mare (1983), di Carlo Vanzina
Nel 1983, i nostri cinema furono invasi da “Sapore di mare”, film diretto da Carlo Vanzina, scritto a quattro mani col fratello Enrico, che ci riportava all’estate del 1964, sulla spiaggia di Forte dei Marmi, raccontando le vacanze spensierate di un gruppo di giovani e delle loro famiglie, tra amori, tradimenti e amicizia. Prodotto da Dean Film, nel cast Vanzina volle, tra gli altri, Jerry Calà, Christian De Sica, Isabella Ferrari, Marina Suma e l’indimenticabile Virna Lisi – che per l’interpretazione di Adriana Balestra vinse il David di Donatello e il Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista – lanciandoli definitivamente nel firmamento del cinema italiano. Dal 29 agosto sarà nuovamente nelle nostre sale in una versione totalmente restaurata in 4K.
8 – Caro Diario (1993), di Nanni Moretti
Vincitore del Premio per la Miglior regia al Festival di Cannes, “Caro Diario”, di Nanni Moretti, è composto da tre episodi in cui il regista interpreta sé stesso in una Roma semideserta, alle isole Eolie e tra i reparti di un ospedale. Nel primo episodio, “In Vespa”, il protagonista passeggia, appunto, in Vespa tra i quartieri di una Roma estiva e semideserta. Le inquadrature di bellezze paesaggistiche si mescolano alle sue riflessioni che vanno dalla critica cinematografica alla sociologia. Il giro si conclude a Ostia, nei pressi del monumento fatto in memoria di Pier Paolo Pasolini.
9 – Ferie d’agosto (1996), di Paolo Virzì
Nel 1996, Paolo Virzì ci portò sulla piccola e splendida isola di Ventotene dove si ritrovarono a convivere, come vicini di casa, due gruppi di villeggianti – I Molino con Sandro (Silvio Orlando) e i Mazzalupi con Ruggero (Ennio Fantastichini) molto diversi tra loro per idee politiche, sociali e culturali. Il confronto e il contatto porta a porta non si preannunciano certo come facili. Un incidente di cui fa le spese un povero extracomunitario scatena una serie di faccia a faccia notturni che portano a fare emergere vicende personali, amori e rancori. Nel cast ci sono anche Sabrina Ferilli, Piero Natoli, Rocco Papaleo, Laura Morante, Mario Scarpetta e tanti altri. Ancora oggi, un cult che rivediamo sempre con piacere.
10 – Pranzo di Ferragosto (2008), di Gianni Di Gregorio
Con “Pranzo di Ferragosto”, Gianni Di Gregorio riuscì a portare a casa il Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” al Festival di Venezia e il David e Il Nastro d’argento come Miglior regista esordiente dell’anno. Nel film è anche il protagonista, Gianni, un uomo di mezza età, figlio unico di madre vedova, una nobildonna decaduta molto severa, con la quale vive in una vecchia casa a Trastevere. Pieno di debiti e con tante bollette da pagare, decide di ospitare, a Ferragosto, altre tre anziane vedove, parenti di vicini e amici, in cambio naturalmente di soldi. Ianni, però, offrirà loro la sua simpatia, ottimo cibo e divertimento.
11 – I peggiori giorni (2023), di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo
Sequel de “I migliori giorni”(2023), la pellicola di Massimiliano Bruno e Edoardo Leo è composta da 4 episodi che si svolgono durante alcuni giorni di festa o ricorrenze: Natale, Primo Maggio, Ferragosto e Halloween. Ferragosto è diretto da Bruno e ha come protagonisti Flavia (Anna Ferzetti) e Guido (Neri Marcorè) una coppia molto per bene (lui prof di latino all’Università, lei conduttrice tv), che durante il pranzo di Ferragosto citofonano ai loro vicini Vincenzo (Ricky Memphis) e Tiziana (Claudia Pandolfi), accusando i loro figli di aver stuprato la loro figlia, Chiara, mostrando loro alcuni video e chat. Tiziana si vergogna mentre Vincenzo resta dell’idea che si sia trattato solo di un gioco tra coetanei. Non intendiamo spoilerarvi di più!
12 – Un altro Ferragosto (2024), di Paolo Virzì
Paolo Virzì, quest’anno, ha portato nelle sale “Un altro ferragosto”, sequel del suo cult “Ferie d’agosto”. La sceneggiatura è stata scritta dal regista col fratello Carlo e Francesco Bruni e, come per il primo capitolo, le riprese si sono tenute sull’isola di Ventotene, riportando in scena buona parte del cast originale – che comprende Silvio Orlando, Sabrina Ferilli e Laura Morante – con nuovi “innesti” tra cui Vinicio Marchioni, Lorenzo Balducci ed Emanuela Fanelli. Christian De Sica, invece, sostituisce il compianto Ennio Fantastichini, nei panni del capofamiglia dei Mazzalupi.
La trama si riconnette, inizialmente, al primo capitolo perché, in una sera d’agosto del 1996, nella casa di Ventotene dove il giornalista Sandro Molino trascorreva le vacanze, la sua compagna Cecilia gli rivelò di essere incinta. Oggi Altiero Molino (Andrea Carpenzano) è un ventiseienne imprenditore digitale e torna a Ventotene col marito fotomodello per radunare i vecchi amici intorno al padre malandato e regalargli un’ultima vacanza. Non si aspettava di trovare l’isola in fermento per il matrimonio di Sabry Mazzalupi col suo fidanzato Cesare: la ragazzina goffa figlia del bottegaio romano Ruggero, è diventata una celebrità del web e le sue nozze sono un evento mondano che attira i media e anche misteriosi emissari del nuovo potere politico. Due tribù di villeggianti, due Italie apparentemente inconciliabili, destinate ad incontrarsi di nuovo a Ferragosto, per una sfida stavolta definitiva.