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Non aprite quella porta, l’horror cult di Tobe Hooper compie 50 anni e torna al cinema in 4K

By Settembre 10, 2024No Comments

Il cult del 1974, diretto da Tobe Hooper, sta per tornare nelle sale in occasione del 50esimo anniversario. La pellicola, sarà nelle sale dal 23 al 25 settembre, grazie a Midnight Factory, in versione restaurata in 4K e Director’s Cut.

Fan dell’horror state attenti! “Non aprite quella porta” (“The Texas Chain Saw Massacre”), il cult del 1974 diretto da Tobe Hooper sta per tornare nelle sale in occasione del 50esimo anniversario. La pellicola, sarà nelle sale dal 23 al 25 settembre, grazie a Midnight Factory, in versione restaurata in 4K e Director’s Cut, quindi prenotate già il vostro biglietto perché è un evento che i cinefili non possono farsi sfuggire.

Un gruppo di ragazzi in balia di una famiglia di cannibali

LA TRAMA

Un gruppo di ragazzi si reca alla vecchia casa del nonno per controllare la sua tomba, dato che si dice che in quella zona alcune lapidi siano state violate. Una volta giunti nel posto, i ragazzi scopriranno che, in realtà, i violatori di tombe sono proprio i vicini di casa, una famiglia di squilibrati dediti al cannibalismo. Da quel momento, avrà inizio l’incubo. Nel cast ci sono: Marilyn Burns, Allen Danzinger, Paul A. Partain, William Vail, Teri McMinn, Edwin Neal, Jim Siedow, Gunnar Hansen e John Dugan-

L’iconico Leatherface

“Non aprite quella porta” ha reso iconico il personaggio di Leatherface (Faccia di pelle), un uomo grande e grosso e mentalmente disturbato, che uccide perché convinto di essere minacciato e per proteggere la sua famiglia. Più volte, Hooper, scomparso nel 2017, ha detto che il personaggio è ispirato a Ed Gein, un serial killer detto “Il Macellaio di Plainfield” che, come lui, indossava maschere fatte con la pelle delle sue vittime. Leatherface indossa proprio una sorta di grembiule da macellaio ed è solito uccidere i malcapitati con la motosega.

Un punto di riferimento per il genere horror

La pellicola è stata vietata in molti Paesi e molti cinema lo tolsero dalla programmazione perché troppo violento e impressionante delle proteste circa la violenza mostrata nel film. Negli anni, però, è diventato un vero e proprio punto di riferimento per il genere, uno spartiacque tra tutto quello che era stato prodotto prima e dopo il 1974, una sorta di faro per tutti i registi che si approcciano all’horror.

Gli incassi, i prequel, i reboot e i sequel

Il film venne distribuito in Italia dalla Fida Cinematografica il 14 giugno 1975 e, costato veramente pochissimo, riuscì ad incassare in tutto il mondo quasi 31 milioni di dollari, diventando anche un’icona del cinema slasher e ispirando videogiochi, fumetti e una caterva di sequel, prequel e remake.

Nel 1986, infatti, esce “Non aprite quella porta – Parte 2”(“The Texas Chainsaw Massacre II”), diretto sempre da  Tobe Hooper, seguito da “Non aprite quella porta – Parte 3”(“Leatherface: The Texas Chainsaw Massacre III”), di Jeff Burr. Nel 1994, Kim Henkel è chiamato a dirigere “Non aprite quella porta IV”(“Texas Chainsaw Massacre: The Next Generation”) invece Marcus Nispel dirige il remake/reboot, nel 2003, “Non aprite quella porta”(“The Texas Chainsaw Massacre”) a cui seguirà il prequel “Non aprite quella porta – L’inizio”(“The Texas Chainsaw Massacre: The Beginning”), per la regia di Jonathan Liebesman, uscito nel 2006.  Nel 2013 arriva “Non aprite quella porta 3D”(“Texas Chainsaw 3D”), di John Luessenhop e nel 2017 “Leatherface”, per la regia di Alexandre Bustillo e Julien Maury. Nel 2022, David Blue Garcia porta nelle sale “Non aprite quella porta”(“Texas Chainsaw Massacre”), che si pone come sequel diretto canonico di “Non aprite quella porta” del 1974 ed è il nono film della serie.

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