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90 anni di Sophia Loren: ecco i 12 film che l’hanno resa una leggenda vivente

By Settembre 19, 2024No Comments

È la diva delle dive, con quasi 90 film all’attivo, due Oscar e una caterva di premi in bacheca. Sophia Loren, il 20 settembre, compie 90 anni e fin da giovanissima ci ha regalato perle di cinema indimenticabili come “Pane, amore e…”, “L’Oro di Napoli”, “La ciociara”, “Matrimonio all’italiana”, stringendo un sodalizio professionale e d’amicizia col grande Vittorio De Sica e lavorando con altri mostri sacri della settimana arte. Qualche nome? Charlie Chaplin, George Cukor, Henry Hathaway, Dino Risi, Mario Monicelli, Ettore Scola e ha affiancato star del calibro di Marlon Brando, Charlton Heston, Cary Grant, John Wayne, Clark Gable, Paul Newman, Gregory Peck, Frank Sinatra, non dimenticando i nostri Totò e il suo grande amico Marcello Mastroianni. Nel 1962 arriva l’Oscar per “La ciociara” mentre nel 1991 le viene assegnato quello alla carriera. Dalla sua grande storia d’amore col produttore Carlo Ponti sono nati i figli Carlo Jr. e Edoardo, che l’ha diretta nel suo ultimo film “La vita davanti a sé”.

Per celebrare alla grande questo straordinario compleanno, il Comune di Napoli ha programmato una serie di eventi che coinvolgeranno gli studenti delle scuole della città partenopea. Il progetto prevede la proiezione de “La ciociara”, film di Vittorio De Sica che le fece vincere il primo Oscar, con l’obiettivo di far conoscere agli studenti il mito della Loren e il ruolo cruciale che ha avuto nella promozione della cultura partenopea nel mondo.

Ma non solo. Infatti, da un’idea del fotografo e giornalista pubblicista Enzo Buono, è partita l’idea di un murale a Pozzuoli, firmato dalla famosa artista italo-spagnola Leticia Mandragora. Il titolo del progetto è “La casa di Sophia” e l’opera sarà collocata su un’ampia parete in via Solfatara, davanti alla casa di famiglia dove ha abitato la Loren. I lavori partiranno il 19 settembre.

Inoltre, l’Academy of Motion Pictures di Los Angeles ospiterà, dal 7 al 30 novembre, una retrospettiva sempre del film “La ciociara”, organizzato da Cinecittà. Il 6 novembre, invece, è prevista l’inaugurazione di una mostra fotografica sull’attrice presso l’Istituto Italiano di Cultura. Le celebrazioni termineranno a Santa Monica, in California, con un concerto del tenore Pasquale Esposito, diretto dal maestro Carlo Ponti Jr, primogenito dell’attrice e di Carlo Ponti.

Noi di Cinefily, invece, come tributo abbiamo scelto 12 film (cernita difficilissima!) che l’hanno resa una leggenda. Tanti auguri Sofì!

I 90 anni di Sophia Loren: 12 film che l’hanno resa una leggenda vivente

1 – “L’oro di Napoli”(1954), di Vittorio De Sica

Il cult di De Sica è tratto dall’omonima raccolta di racconti di Giuseppe Marotta ed è composto da 6 episodi. Sophia Loren è la protagonista del secondo, intitolato “Pizze a credito”, dove ha il ruolo di Sofia, una giovane donna che gestisce una pizzeria da asporto nel rione Materdei con suo marito Rosario (Giacomo Furia), alquanto geloso. Un giorno, l’anello di fidanzamento di Sofia scompare e si pensa possa essere caduto nella pasta della pizza mangiata da qualche avventore. In realtà, Sofia l’ha lasciato dal giovane amante che glielo riporterà fingendo di averlo trovato in una pizza.

2 – “Peccato che sia una canaglia”(1954), di Alessandro Blasetti

Blasetti, basandosi sul racconto “Fanatico”, di Alberto Moravia, girò questa esilarante commedia che lanciò sul grande schemo la coppia formata da Sophia Loren e Marcello Mastroianni (che fu candidato ai Golden Globe come Miglior attore). Paolo Silvestrelli (Marcello Mastroianni) è un tassista che è riuscito a farsi affidare la nuova Fiat 1100. Un giorno, la macchina viene affittata da due giovani che si fanno portare al mare, insieme alla loro amica, Lina Stroppiani (Sophia Loren). I due uomini tentano di rubargli l’auto ma Paolo se ne accorge e li mette in fuga, costringendo Lina a salire con lui in macchina, anche se arrivati a Roma lei riesce a sfuggirgli. Dopo qualche giorno, Paolo incontra di nuovo la giovane coi due complici, che riescono ancora a sfuggirgli mentre lei inventerà bugie per impietosirlo. Paolo si recherà a parlare col padre della donna (Vittorio De Sica), spacciato per artista, invece è un imbroglione, specializzato nei furti di valigie. Nel frattempo, Paolo si fidanza con Lina, ma quando scopre che un portasigarette che lei gli regalato in realtà è stato rubato al suo capo garage, tronca ogni rapporto. Per poterlo risarcire dei danni che Lina coi suoi complici gli ha cagionato, padre e figlia tentano un furto nel filobus che lo stesso Paolo riesce a sventare. Gli Stroppiani riusciranno comunque a farsi assolvere e a chiarire con Paolo.

3 – “Pane, amore e…”(1955), di Dino Risi

Pane, amore e…” è il terzo film della fenomenale tetralogia composta da “Pane, amore e fantasia”(1953), “Pane, amore e gelosia”(1954) e “Pane, amore e Andalusia”(1958).  La storia è incentrata sulle (dis)avventure dell’ex maresciallo Antonio Carotenuto (Vittorio De Sica, al quale andò il David di Donatello come Miglior attore protagonista) che torna nella sua Sorrento con la governante Caramella (Tina Pica), dove la sua casa è occupata da una giovane vedova, la pescivendola Sofia (Sophia Loren), della quale s’invaghisce perdutamente. Nicolino, un pescatore giovane e aitante, gliela soffia sotto il naso e al maresciallo, dopo mille peripezie, non resterà che consolarsi tra le braccia della bella, ricca e cattolicissima donna Violante (Lea Padovani). Risate dall’inizio alla fine e, ok ve lo rivelo, è nella mia Top 5 dei miei film preferiti di sempre.

4 – “Un marito per Cinzia”(1958), di Melville Shavelson

Il titolo originale del film è “Houseboat” e racconta la storia di Tom Winters (Cary Grant), un affascinante diplomatico di Washington che, a seguito della morte prematura della moglie dalla quale da qualche anno viveva separato, va a riprendersi i suoi tre bambini che vivevano con i nonni. I bimbi, però, lo considerano quasi un estraneo e si trovano a disagio in città. Una sera, Robert, uno di loro, esce fortuitamente e s’imbatte in Cinzia (Sophia Loren), bellissima ragazza italiana figlia di un celebre direttore d’orchestra in tournèe negli Stati Uniti. Cinzia è stressata dalla vita che conduce col padre in giro per il mondo e, con l’aiuto dei bimbi, convince Tom a prenderla come governante e, con la famiglia, si trasferisce su una sorta di casa galleggiante sul fiume. Cupido, presto, ci metterà il suo zampino. La pellicola ottenne due candidature agli Oscar: Miglior sceneggiatura originale a Betsy Drake e Miglior canzone a “Almost in Your Arms”(a Jay Livingston e Ray Evans)

5 – “La baia di Napoli”(1960), di Melville Shavelson

Sempre Shavelson dirige Clark Gable nei panni di Michael Hamilton, un avvocato americano che arriva a Napoli per sistemare alcune questioni legali a seguito della morte di un suo fratello e della sua compagna. Una volta a Napoli, scopre che la coppia ha lasciato un figlio di otto anni, Nando (Carlo Angeletti), che vive con l’esuberante zia Lucia (Sophia Loren). Nando non va a scuola e passa le sue giornate quasi senza fare nulla, così Hamilton decide allora di prolungare il suo soggiorno per tentare di fare qualcosa di costruttivo per il bimbo e anche di portarlo potenzialmente via. Zia Lucia, ovviamente, si oppone ma quando Hamilton inizierà ad innamorarsi della giovane donna, tutto cambierà.

6 – “La ciociara”(1960), di Vittorio De Sica

De Sica, su sceneggiatura di Cesare Zavattini, nel 1960 portò sul grande schermo l’adattamento dell’omonimo romanzo di Alberto Moravia, che regalò il primo Oscar a Sophia Loren. De Sica ci riporta nell’Italia del 1943 e racconta la storia di Cesira (Loren), una giovane vedova, proprietaria di un piccolo negozio di alimentari, costretta a cercare rifugio tra i monti della Ciociaria dov’è nata. La sua preoccupazione più grande è la protezione di sua figlia Rosetta (Eleonora Brown), 13 anni. All’arrivo degli alleati, Cesira, convinta che la guerra sia finita, decide di tornare a Roma insieme a Rosetta ma, mentre sono in una chiesa diroccata per riposare un pò, vengono aggredite e violentate da un gruppo di soldati marocchini. Il film vinse il Golden Globe come Miglior film straniero e Sophia Loren portò a casa anche il BAFTA come Migliore attrice straniera, il David e il Nastro d’Argento come Migliore attrice protagonista, trionfando anche al Festival di Cannes nella stessa categoria.

7 – “Ieri, oggi, domani”(1963), di Vittorio De Sica

Il film è articolato in tre episodi ambientati in tre città italiane (Napoli, Milano e Roma) tutti interpretati da Sophia Loren e Marcello Mastroianni.

Primo episodio – “Adelina” – Napoli. A Forcella, Adelina Sbaratti (Loren), una venditrice abusiva di sigarette, per non essere arrestata ricorre ad una lunga serie di maternità. Questa situazione cambierà quando il marito Carmine (Marcello Mastroianni) non sarà più in grado di regalarle altri figli. Alla fine, la generosità dei napoletani risolverà tutto.

Secondo episodio – “Anna” – Milano. Anna Molteni (Loren), una ricca signora milanese inizia una relazione con un uomo di modeste condizioni per cercare di evadere dal suo arido mondo. Un banale incidente basterà affinché Anna abbandoni l’uomo per ritornare nel suo mondo.

Terzo episodio -“Mara” – Roma. Mara (Loren) è una squillo che abita a Piazza Navona e tra i suoi clienti più affezionati c’è il bolognese Augusto (Marcello Mastroianni). C’è, però, Umberto (Gianni Ridolfi), un giovane seminarista, un giovane seminarista che s’innamora di lei, senza conoscerne la professione, ed è ricambiato. Ma quando si accorge che per lei il giovane sta per abbandonare gli studi, lo convince a tornare in seminario, mentre lei tornerà alla sua vita e ai suoi amori.

8 – “Matrimonio all’italiana”(1964), di Vittorio De Sica

Il film è la trasposizione per il grande schermo della commedia teatrale “Filumena Marturano”, del grande Eduardo De Filippo. Nella Napoli degli anni ’60, Domenico Soriano (Mastroianni), ricco pasticciere e donnaiolo incallito, è legato all’ex prostituta Filumena Marturano (Loren) da più di venti anni. La donna però non è soddisfatta, perché si sente trattata sempre come una prostituta, quindi, prima che Domenico sposi una ragazza molto più giovane, si finge in fin di vita per farsi sposare e ci riesce. Subito dopo, Filumena rivelerà il suo piano e inizierà una serie di flashback in cui sarà raccontata tutta la storia di “Dummì” e Filumena. I due si conoscono durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale e Domenico porta la donna a vivere con sé, ma per badare a sua madre malata, non è mai intenzionato a sposarla. Tutto cambia quando Filumena rivela di essere madre di 3 figli e uno di questi è figlio di Dummi’. Inizia una “caccia al figlio” che non ha alcun esito e Dummi’ sposerà Filumena e riconoscerà i tre ragazzi come propri figli. Il film fu candidato a due Oscar (Miglior film straniero e Migliore attrice protagonista a Sophia Loren) e portò a casa 4 David di Donatello, 1 Nastro  D’Argento e il Samuel Goldwyn International Award.

9 – “La contessa di Hong Kong”(1967), di Charlie Chaplin

Unico film a colori del grande Chaplin,La contessa di Honk Kong” racconta la storia del ricco diplomatico statunitense Ogden Mears (Marlon Brando) che, a bordo di un piroscafo di lusso che lo riporta negli Stati Uniti, attende da Washington la sua nomina a ministro degli esteri. Sceso a terra ad Hong Kong, conosce casualmente Natasha Alexandroff (Loren), una profuga russa di nobili origini costretta all’esilio per le vicende rivoluzionarie verificatesi nel suo Paese. Tornato a bordo, Ogden scopre la contessa russa nascosta in un armadio della sua cabina. Natasha gli dice di voler a tutti i costi entrare negli Stati Uniti nonostante la mancanza del passaporto e di essere disposta a scatenare uno scandalo se non l’avesse aiutata. Ogden, che nel frattempo s’invaghisce della donna, per proteggere la propria carriera ed il suo matrimonio, cerca di realizzare un matrimonio finto tra il suo maggiordomo Harvey e Natasha per farla diventare cittadina americana. Ma quando la nave fa scalo alle Hawaii e il diplomatico viene raggiunto dalla moglie, Ogden preferisce abbandonare tutto per Natasha. Il film fu accolto negativamente dalla critica ma, negli anni, è diventato un piccolo cult da recuperare proprio grazie alla coppia iconica Loren/Brando che interagisce alla grande sul grande schermo.

10 – “I girasoli”(1969), di Vittorio De Sica

C’è ancora lo zampino di Vittorio De Sica che volle di nuovo la coppia Mastroianni/Loren per questo meraviglioso film che va rivisto mille volte. La storia è quella di Antonio (Marcello Mastroianni), un soldato poco incline a stare nell’esercito, che per avere una licenza di dieci giorni che gli eviterà di partire per il fronte africano, decide di sposare la fidanzata napoletana Giovanna (Sophia Loren). Si fingerà anche pazzo, ma sarà scoperto e inviato sul fronte russo. Giovanna parte e lo cerca a Mosca e in Ucraina. Lo ritrova in fin di vita tra la neve ma scoprirà anche che Antonio si è rifatto una vita in quel paese e che ha anche una figlia e una compagna. Giovanna torna in Italia, si trasferisce a Milano e distrugge tutti i loro ricordi. Qualche tempo dopo, Antonio torna in Italia e le telefona ma lei, inizialmente, non ne vuole sapere dato che ha avuto un figlio con un suo collega e non vuole far soffrire nessuno. I due si rivedranno ma decideranno di prendere strade diverse. La splendida colonna sonora di Henry Mancini fu candidata al Premio Oscar mentre Sophia Loren portò a casa il David di Donatello alla Migliore attrice protagonista.

11 – “Una giornata particolare”(1977), di Ettore Scola

Una giornata particolare” di Scola è stato sempre considerato un manifesto di denuncia contro il fascismo, i pregiudizi e le forme di discriminazione di ogni genere. Siamo a Roma, nel maggio del 1938. I fascisti sono per le strade a festeggiare Hitler, venuto in visita da Mussolini. In un casa popolare Antonietta Tiberi, madre di sei figli e fervente fascista, incontra un suo coinquilino, Gabriele (Marcello Mastroianni), ex radiocronista dell’EIAR cacciato dal servizio con l’accusa di essere un sovversivo ma, in realtà, perché omosessuale. Inizialmente, Antonietta non si fida di lui poi i due si confidano reciprocamente le loro pene e arrivano anche ad avere un fugace incontro d’amore. Purtroppo, tutto svanirà in una bolla di sapone. Antonietta tornerà ad essere succube del marito e Gabriele sarà inviato al confino. La pellicola ottenne 2 candidature agli Oscar (Miglior attore protagonista a Marcello Mastroianni e Miglior film straniero) e portò a casa il Golden Globe e il Premio César al Miglior film straniero, 2 David, 3 Nastri d’Argento e tantissimi altri premi in giro per il mondo.

12 – “La vita davanti a sé”(2020), di Edoardo Ponti

Edoardo Ponti, figlio di Sophia Loren e Carlo Ponti, nel 2020 portò su Netflix l’adattamento del bellissimo ed omonimo romanzo di Romain Gary, del 1975. Siamo a Bari. Qui Madame Rosa (Sophia Loren), ex prostituta, è un’anziana donna ebrea sopravvissuta all’Olocausto che ospita bambini figli di prostitute nella propria casa. Su insistente richiesta da parte del suo fidato medico, il dottor Cohen (Renato Carpentieri), Rosa ospita Momò (Ibrahima Gueye), un orfano di origine senegalese. Inizialmente il loro rapporto è conflittuale, in quanto i due sono diversi per molteplici aspetti: una notevole differenza di età, due diverse etnie e religioni. Momò in città frequenta persone tutt’altro che affidabili, e si trova infatti molto presto a lavorare per uno spacciatore. Passano i mesi e tra madame Rosa e Momò il rapporto cambia, la relazione turbolenta si trasforma in un’inaspettata e profonda amicizia: i due si affezionano l’uno all’altra, esprimendo un istinto protettivo reciproco e rendendosi conto di essere anime affini, legate da un destino comune che cambierà le loro vite per sempre. Il film ha vinto il Golden Globe per la Migliore canzone originale andato a Diane Warren, Laura Pausini e Niccolò Agliardi per “Io sì (Seen)”, candidata anche agli Oscar.

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