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L’attore era una promessa del calcio irlandese ma poi un infortunio ha spento i suoi sogni. Poco male, perché, di lì a poco, ha scoperto la sua passione per la recitazione e, dopo una utilissima gavetta a teatro, ha raggiunto la notorietà con la miniserie Normal People ed è stato candidato agli Oscar per il film Aftersun. Tra pochi giorni lo vedremo nei panni di Lucio Vero ne “Il Gladiatore II” e dovete leggere assolutamente com’è stato scelto per l’ambitissimo ruolo.

È nato nel 1996 a Maynooth, in Irlanda e anche se molto giovane, ha già un curriculum di tutto rispetto. Paul Mescal è il protagonista del film più atteso dell’anno, “Il Gladiatore II”, di Ridley Scott, con un cast stellare, ma all’attore non è stato regalato nulla e tutto quello che ha oggi è frutto di una lunga gavetta sulle tavole dei teatri. Figlio di mamma poliziotta e papà insegnante, Mescal inizialmente voleva fare il calciatore e, infatti, ha giocato come difensore nell’under-21 nelle squadre di calcio gaelico Kildare GAA e Maynooth GAA ed era molto apprezzato. Purtroppo, dopo alcuni anni ha dovuto abbandonare il suo sogno sportivo per un infortunio alla mascella.

La gavetta teatrale il successo di Normal People

Successivamente, Mescal s’iscrive al celeberrimo Trinity College di Dublino per studiare recitazione e si laurea nel 2017. Inizia a lavorare al Gate Theatre, sempre nella capitale irlandese, negli adattamenti de “Le ceneri di Angela” e “Il grande Gatsby” e poi si sposta a Londra, al Lyric Theatre per recitare nel revival de “L’aratro e le stelle”. Tornato in Irlanda, sarà ancora a teatri negli spettacoli “Sogno di una notte di mezza estate”, “Ritratto dell’artista da giovane” e “Il tenente di Inishmore”. Nel 2019, l’attore riesce ad approdare anche nel mondo delle serie tv e lo vedremo in “Bump” e “The Deceived”(2020), ma la vera notorietà arriva con “Normal People”(2020), la miniserie diretta da Lenny Abrahamson e Hettie Macdonald, scritta da Alice Birch e Sally Rooney e basata sul romanzo del 2018, “Persone normali”, della stessa Rooney. La serie racconta la storia di  Marianne Sheridan (Daisy Edgar-Jones) e Connell Waldron (Mescal), studenti alla scuola secondaria nella contea di Sligo sulla costa atlantica dell’Irlanda, e poi al Trinity College e si focalizza principalmente sulla loro complessa relazione. Grazie a “Normal People”, Mescal ha ricevuto una candidatura al Primetime Emmy Award come Miglior attore protagonista in una miniserie o film TV e ha vinto il British Academy Television Award come Miglior attore.

La nomination agli Oscar per il film Aftersun

La serie è per lui un grande trampolino di lancio e viene scelto come protagonista del video dei Rolling Stones, “Scarlet”(2020) e in quello di Phoebe Bridgers, “Savior”(2020), con la quale avrà anche una relazione durata un anno. Nel 2021, Maggie Gyllenhaal lo vuole per il suo film d’esordio alla regia, “La figlia oscura”, adattamento dell’omonimo romanzo del 2006 di Elena Ferrante che ha ricevuto 3 nomination agli Oscar. Nel 2022, invece, è il protagonista di “Aftersun”, film di Charlotte Wells, che gli regala la nomination agli Oscar come Miglior attore protagonista. Nello stesso anno, lo vedremo anche in “Creature di Dio”, di Saela Davis e Anna Rose Holmer e “Carmen”, diretto da Benjamin Millepied.

La scelta per il ruolo di Lucio Vero e la call su Zoom con Ridley Scott

Nel dicembre dello stesso anno torna a recitare a teatro, a Londra, nel ruolo di Stanley in “Un tram che si chiama Desiderio”, all’Almeida Theatre e per la sua interpretazione vince il Premio Laurence Olivier al miglior attore. Nel 2023, invece, affianca Saoirse Ronan nel film “Il nemico” di Garth Davis e gira “Estranei”, di Andrew Haigh per cui vince il British Independent Film Award per la Miglior interpretazione da non protagonista. Ora, Mescal è sulla bocca di tutti perché dal 14 novembre sarà il protagonista de “Il Gladiatore II”, di Ridley Scott, nei panni di Lucio Vero, ma come ha ottenuto questo ambitissimo ruolo? La decisione è legata alla visione dell’opera teatrale (citata prima) “Un tram che si chiama desiderio”, in cui l’attore interpretava il ruolo di Stanley Kowalski. I due presidenti di Paramount hanno deciso di andare a vederla perché appunto in cerca di un protagonista per la pellicola. Le loro parole sono state riportate in una recente intervista:

Interpretava Stanley e c’erano diversi momenti in cui si toglieva la camicia e l’aria era elettrica. Le donne del pubblico esprimevano a gran voce il loro apprezzamento e noi abbiamo pensato: abbiamo trovato il nostro uomo“.

In seguito, è stato proprio Mescal a raccontare la prima chiamata con Ridley Scott avvenuta tramite Zoom:

“Ridley non ama perdere tempo. Pensavo ci sarebbero stati test con la telecamera e audizioni, ma abbiamo fatto una Zoom di mezz’ora, parlato per 10 minuti del ruolo e poi 20 minuti di calcio gaelico, del suo cane e di sua moglie. Mi ha, poi, chiamato qualche settimana dopo per offrirmi il ruolo. Penso che segua solo il suo istinto, sul set e fuori, e sono molto contento che sia andata così.”

E noi non vediamo l’ora di vederlo all’opera.

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