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“Diamanti” è il 15esimo film diretto da Ferzan Özpetek, che torna al cinema dopo “Nuovo Olimpo”(2023). Il regista turco ha girato interamente a Roma, ambientando la pellicola tra il presente e gli anni ’70, il film racconta fatti di vita e vicende amorose di un gruppo di donne che ruota attorno a una grande sartoria di cinema diretta da due sorelle tanto diverse quanto legate. La sceneggiatura è stata scritta dal regista con Carlotta Corradi ed Elisa Casseri. Il film conta la presenza di un cast corale formato da ben 18 attrici italiane tra le quali spiccano Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Giselda Volodi e Milena Vukotic, affiancate da Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Vinicio Marchioni, Mara Venier, Valerio Morigi, Edoardo Purgatori e Carmine Recano. Pronti a leggere la nostra recensione senza spoiler?

LA TRAMA

Un regista e le sue 18 muse

Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare, finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume. Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile.

INFO & CAST
Anno 2024
Durata 135 min
Regia Ferzan Ozpetek

Cast
Luisa Ranieri: Alberta
Jasmine Trinca: Gabriella
Mara Venier: Silvana
Carla Signoris: Alida Borghese
Vanessa Scalera: Bianca Vega

LA RECENSIONE

Un omaggio alle donne, al grande Cinema e al Teatro

A solo un anno di distanza dal non memorabile (diciamolo!) “Nuovo Olimpo”, Ferzan Ozpetek, finalmente, torna nelle sale con un film quasi tutto al femminile che ci fa respirare la sua vera essenza e il suo grande talento. Che siano le donne i suoi veri diamanti cinematografici da modellare, far splendere in scena regalandoci momenti davvero emozionante? In questa pellicola il regista ci porta nella Roma del 1974, precisamente nella Sartoria Canova, specializzata nella produzione di costumi splendidi e sontuosi per il cinema e per il teatro. Le donne che ci lavorano sono tante e capitanate da Alberta (Luisa Ranieri), proprietaria con sua sorella Gabriella (Jasmine Trinca), totalmente diverse e in continua competizione e frenesia per stare dietro alle altre donne del film come le esigenti attrici Alida (Carla Signoris) e Sofia (Kasia Smutniak) ma anche alla costumista premio Oscar Bianca (Vanessa Scalera). Poi c’è la vita al di fuori fatta di ricordi e nostalgia rappresentati dall’ex “ballerina del varietà” Silvana (una stupenda Mara Venier, naturale, divertente e commovente, la amiamo!), ora cuoca/mamma di tutte le altre anime che frequentano la stessa casa e che magari soffrono e sorridono per amore, come i personaggi di Anna Ferzetti (Paolina), Lunetta Savino (Eleonora) e Milena Mancini (Nicoletta). Ozpetek, però, apre con un momento di meta-cinema che ci fa subito sognare perché ambientato su una delle sue meravigliose terrazze romane, nel bel mezzo di un pranzo luculliano dove il regista e le due donne s’incontrano per preparare il film e dove espone le sue idee. Tra commedia e dramma, Ozpetek fa della Sartoria Canova una sorta di confessionale, un rifugio, un tempio dove celebrare le sue muse speranzose, ironiche, rassegnate, ambiziose, esaurite, litigiose, omaggiando allo stesso tempo il grande Cinema e il Teatro e l’eterna diatriba tra i due. È un grande tributo anche a chi lavora dietro le quinte per far si che quella magia si avveri, che quell’unione faccia veramente la forza e che porterà una di loro a trovare la tinta “Diamanti” dopo prove estenuanti. Ma non vogliamo spoilerarvi nulla in merito.

La dedica ai tre diamanti più splendenti: Virna Lisi, Mariangela Melato e Monica Vitti

La parte maschile – rappresentata da Stefano Accorsi (regista Premio Oscar), Carmine Recano (Leonardo Cavani), Edoardo Purgatori (Ennio il segretario), Luca Barbarossa (Lucio) e Vinicio Marchioni (Bruno) – da lo spunto per parlare di amori dolci o malati e violenti, ma il “maschio” viene messo all’angolo, quasi come un passatempo, corpi da ammirare, segretari e niente di più mentre il vero potere viene esercitato e portato avanti dalle donne che si muovono su una sceneggiatura – scritta da Ozpetek con Carlotta Corradi ed Elisa Casseri – estremamente corale e di ampio respiro. Si riesce a dare il giusto spazio a tutte loro, mettendo l’accento sull’introspezione psicologica delle due protagoniste, ad introdurre argomenti importanti come le contestazioni giovanili e il femminismo (lasciandoli comunque fuori dalla Sartoria), citando vari maestri del cinema e i fantastici costumi che abbiamo visto nei loro film (vedi Fellini e Pietro Tosi) e dedicando l’intero film a tre diamanti splendenti e indimenticabili del nostro cinema: Virna Lisi, Mariangela Melato e Monica Vitti.

Le canzoni di Mina e Giorgia

La fotografia è stata affidata al bravissimo Gianfilippo Corticelli che, proprio come un sarto, sa come usare colori e sfumature adatte ad ogni momento del film, rendendoli unici. Grande lavoro anche quello fatto da Deniz Göktürk Kobanbay sulle scenografie, perfettamente in linea con lo stile dell’epoca e curate nei minimi dettagli, ma ovviamente gli occhi sono tutti puntati sui costumi di Stefano Ciammitti, ispirati a quelli delle grandi dive del passato e meritevoli di almeno 2/3 premi nei prossimi Festival e kermesse cinematografiche. Ad incorniciare il tutto c’è la fantastica colonna sonora di Giuliano Taviani e Carmelo Travia, arricchite dalle emozionanti canzoni “L’amore vero”, di Mina e da “Diamanti”, di Giorgia. Dopo 135 minuti, aspettatevi il gran finale a cui Ozpetek ci ha abituati in tutti questi anni e lasciatevi travolgere dalla musica.

Il voto di Cinefily

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