Dal "Pianista" a "Schindler's List"
passando per "La vita è bella"...
Guardare i più bei film sull’Olocausto è un modo molto profondo per riflettere sull’orrore che è stato commesso, per far si che non accada mai più.
Il 1 novembre 2005 l’assemblea delle Nazioni Unite ha ufficialmente segnato il 27 gennaio come il Giorno della Memoria. Data con cui internazionalmente si commemorano le vittime dell’Olocausto. Il 27 gennaio ha un significato profondo, difatti in quella giornata nel 1945 il campo di concentramento di Auschwitz fu liberato dalle truppe sovietiche. Da lì in poi lo sterminio degli ebrei assunse nell’immaginario collettivo un significato ancor più importante. Così il cinema ci aiuta a ricordare. Ecco i film più belli da vedere in occasione della Giornata della Memoria.
Schindler’s List
Probabilmente il film sull’Olocausto più famoso di tutti i tempi: Schindler’s List. Il film descrive la storia di Oskar Schindler, un industriale tedesco e membro del partito nazista che tentò di salvare oltre 1000 ebrei polacchi impiegandoli nelle sue fabbriche. Girato per la maggior parte in bianco e nero, la pellicola presenta una visione realistica della brutalità del partito nazista. Tuttavia il nucleo centrale di Schindler’s List ruota attorno al messaggio di speranza: l’idea che le azioni delle persone buone possono prevalere anche davanti ad un male orrendo.
Il Pianista
Basato sull’autobiografia di Władysław Szpilman, Il pianista mette in mostra la strana e improbabile amicizia tra Szpilman, un pianista e compositore ebreo-polacco, e l’ufficiale della Wehrmacht Wilm Hosenfeld (nazista disilluso dalle ideologie del suo partito). Hosenfeld ha la missione di nascondere Szpilman e fornirgli cibo e provviste. Proprio come Schindler’s List, Il pianista è un ritratto straziante dell’Olocausto ma rappresenta anche la luce, e la speranza in mezzo all’oscurità.
La Vita è Bella
“La vita è bella” dimostra come la commedia può essere altrettanto efficace nell’evocare una risposta emotiva importante anche nella tragedia. Ispirato al libro “Alla fine, ho battuto Hitler” del sopravvissuto Rubino Romeo Salmonì, il film ruota attorno alla relazione tra Guido Orefice e il suo giovane figlio, Giosué. Per proteggere Giosué dalla dura realtà della vita in un campo di concentramento nazista, Guido trasforma la sopravvivenza in un gioco di fantasia. Tragedia e umorismo seguono un binario parallelo e riescono a trasmettere tutta la determinazione e l’altruismo dell’amore che un genitore può avere per un figlio.
Bastardi senza Gloria
Quentin Tarantino porta in scena una rappresentazione a modo suo dell’Olocausto, soffermandosi sul celebrare la sconfitta dei nazisti. Bastardi senza gloria non è storicamente accurato, ma è uno di quei film assolutamente da vedere incentrato su una squadra di soldati ebrei tosti che uccidono i nazisti. Ricorda, c’è un motivo per cui ancora oggi nessuno batte ciglio quando gli autoproclamati nazisti vengono presi a pugni in faccia…
Jojo Rabbit
Ho molto a cuore questo film: ha una tenerezza disarmante. Taika Waititi sviluppa il suo film partendo dal romanzo “Il cielo in gabbia”. La pellicola narra la storia di Jojo, un bambino tedesco che ha fatto di Adolf Hitler il suo idolo (lo vede persino come amico immaginario). Tutto cambierà però quando sua madre, una meravigliosa Scarlett Johansson, aiuterà una ragazza ebrea nascondendola e proteggendola dalle truppe naziste.
