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Alla fine ce l’hanno fatta a portare a casa anche l’Oscar al Miglior film.

“Everything Everywhere All at Once”, diretto dai Daniels (Daniel Kwan e Daniel Scheinert) ha sbaragliato la concorrenza per il Miglior Film che quest’anno era agguerritissima, con titoli come “Avatar – La via dell’acqua”, “Elvis” e “The Fabelmans”. Era nell’aria, i bookmakers lo davano per vincitore, ma Steven Spielberg aspettava li al bivio, quindi il risultato non era poi così scontato.

Qual è la trama principale di Everything Everywhere All at Once?

Recensione di Everything Everywhere All at Once

La protagonista è Evelyn Wang (Michelle Yeoh), una donna che gestisce una piccola lavanderia a gettoni, ha una figlia adolescente che non capisce più, un padre rintronato e un matrimonio alla frutta. Un controllo fiscale di routine diventa inaspettatamente la porta attraverso cui Evelyn viene trascinata in una avvincente e coloratissima avventura nel multiverso più innovativo e divertente mai visto al cinema. Chiamata a salvare il destino degli universi, dovrà attingere a tutto il suo coraggio per sconfiggere un nemico all’apparenza inarrestabile e riportare l’armonia nella sua famiglia.

Un folle e coloratissimo viaggio nei multiversi

I “Daniels” hanno creato qualcosa di così strampalato, folle, bizzarro, confusionario da risultare tremendamente unico e magnetico. Michelle Yeoh/Evelyn potrebbe rappresentare qualsiasi persona, sotto stress e pieni di sogni e ambizioni represse, in crisi col marito Waymond, interpretato da Ke Huy Quan, cioè il Data de “I Goonies” e/o Shory della saga di “Indiana Jones” e in eterno contrasto con il padre Gong Gong (James Hong) e soprattutto con la figlia Joy (Stephanie Hsu). La sua attività va male e un’antipatica impiegata dell’ufficio delle entrate, Deidre Beaubeidre – interpretata da Jamie Lee Curtis – le sta alle calcagna per chiederle sempre soldi arretrati. Ed è proprio nel suo ufficio che Evelyn viene catapultata in una rete di universi paralleli, dove scopre di essere esistita e di esistere migliaia di volte. In questi multiversi strampalati (chiamati Alphaverse), magici e totalmente pazzi, la protagonista si muove come Alice nel paese delle meraviglie, scoprendo di essere stata una chef, un’attrice famosa, una maestra di kung fu, incontrando suo marito Waymond, anch’egli “rapito” dal multiverso e quindi con altrettante vite parallele, ma anche Deirdre, sua figlia Joey e un acerrimo nemico da distruggere, Jobu Tupaki. Il suo compito è quindi quello di riportare la serenità nel suo mondo ma anche in quello parallelo.

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