La sua vittoria era alquanto scontata e, infatti, “Niente di nuovo sul fronte occidentale” (“Im Westen nichts Neues”), di Edward Berger, ha fatto suo l’Oscar come Miglior film internazionale.
La pellicola è il terzo adattamento per il grande schermo del romanzo di Erich Maria Remarque. Ci sono state, infatti, altre due versioni, la prima del 1930 e la secondo del 1979. Questa versione di Berger ha portato il titolo ad un livello decisamente superiore, portando a casa ben 9 nomination, tra cui anche quella al Miglior film. Proprio come il libro, il film riflette sulle atrocità della Prima guerra mondiale attraverso le tragiche esperienze di un giovane soldato tedesco di stanza sul fronte occidentale. Partito carico di entusiasmo ed eccitazione, l’uomo si renderà presto conto delle angosce e delle bestialità della guerra, raccontando la sua vita in trincea.
Qual è la trama principale di "Niente di nuovo sul fronte occidentale"?
Paul Baumer (Felix Kammerer) e i suoi commilitoni vivono sulla propria pelle come l’euforia iniziale per il conflitto si trasforma in disperazione e paura mentre in trincea combattono per la propria vita e tra di loro. Siamo nella primavera del 1917, quindi a tre anni dallo scoppio del primo conflitto mondiale. Paul ha 17 anni quando decide di arruolarsi nell’esercito tedesco – con i suoi compagni di scuola Albert Kropp (Aaron Hilmer), Franz Müller (Moritz Klaus) e Ludwig Behm (Adrian Grunewald) – dopo aver ascoltato un discorso patriottico e avvincente da un funzionario dell’istituto. La loro percezione del conflitto, però, cambierà già dai primi tragici giorni.