Ormai ci siamo, la 80ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica sta per iniziare. La celeberrima kermesse si svolgerà dal 30 agosto al 9 settembre, sempre sotto la direzione di Alberto Barbera e il Presidente di giuria, quest’anno, è il pluripremiato regista e sceneggiatore Damien Chazelle. Il film d’apertura sarà “Comandante” di Edoardo de Angelis, ma al Lido in gara ci sono anche le nuove pellicole di Stefano Sollima, Pietro Castellitto, Saverio Costanzo, Matteo Garrone e Giorgio Diritti. Scopriamole insieme e in bocca al lupo a tutti!
I film italiani in concorso al Festival di Venezia 2023
Comandante
di Edoardo De Angelis
Edoardo De Angelis torna con “Comandante”, a ben 5 anni di distanza dal suo ultimo film, il premiatissimo “Il vizio della speranza”. Protagonista, stavolta, è Pierfrancesco Favino, nel ruolo del Comandante Salvatore Todaro, il celeberrimo eroe dei mari attivo durante la Seconda guerra mondiale. De Angelis racconta la storia dell’incontro/scontro tra il suo sommergibile e il mercantile Kabalo e il salvataggio dei 26 naufraghi belgi. Il trailer è assolutamente mozzafiato e siamo sicuri che anche questa pellicola farà incetta di premi.
TRAMA
All’inizio della Seconda guerra mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina alla sua maniera: prua rinforzata in acciaio per improbabili speronamenti, colpi di cannone sparati in emersione per affrontare faccia a faccia il nemico e un equipaggio armato di pugnale per impossibili corpo a corpo. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte si profila la sagoma di un mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di nazionalità belga e che apre improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l’equipaggio italiano. Scoppia una breve ma violenta battaglia nella quale Todaro affonda il mercantile a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini. Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, Salvatore Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Perché noi siamo italiani”.
CAST
Gli attori che compongono il cast sono: Pierfrancesco Favino (Salvatore Todaro), Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh (Georges Vogels), Giorgio Cantarini (Vezio Schiassi), Lucas Tavernier (Caudron), Arturo Muselli, Giuseppe Brunetti (Gigino Magnifico), Giuseppe Lo Piccolo (Pietro Lo Bono), Alessandro Bandini (Enrico Lesen D’Aston), Arianna Di Claudio (Angelina), Gianluca Di Gennaro, Johannes Wirix (Jacques Reclercq), Silvia D’Amico, Alessandro Bandini (Enrico Lesen D’Aston), Paolo Bonacelli, Luca Chikovani (Leonardo Barletta), Cecilia Bertozzi (Anna) e Giustiniano Alpi.
Adagio
di Stefano Sollima
Stefano Sollima, dopo l’action “Senza rimorso”(2021), porta in concorso al Lido “Adagio”, scritto dallo stesso regista con Stefano Bises. La pellicola chiude la trilogia criminale ambientata a Roma che include “Suburra” (2015) e “A.C.A.B.” (2012) e racconta la storia di Manuel, un 16enne che viene ricattato e incaricato di scattare delle foto a un uomo ad una festa. Ma il ragazzo sarà coinvolto in qualcosa più grande di lui e sarà costretto a chiedere protezione a due ex-criminali, amici di padre.
TRAMA
Manuel, un adolescente di 16 anni che cerca di godersi la vita come meglio può, mentre è impegnato a prendersi cura del padre anziano. Un giorno il giovane viene ricattato e incaricato di scattare alcune foto a un misterioso individuo durante un party, Manuel sente, però di essere stato raggirato e decide di darsi alla fuga. Subito si mettono sulle sue tacce i ricattatori, uomini molto pericolosi e determinati a eliminarlo, perché ritenuto uno scomodo testimone. È così che Manuel comprende di aver visto troppo e di essere rimasto invischiato in qualcosa di molto più grande di lui, motivo per cui si ritroverà costretto a chiedere protezione a due vecchie conoscenze di suo padre, nonché ex criminali.
CAST
Il cast completo del film è composto da: Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini, Gianmarco Franchini, Francesco Di Leva, Lorenzo Adorni e Silvia Salvatori.
Enea
di Pietro Castellitto
La seconda prova da regista del figlio d’arte Pietro Castellitto s’intitola “Enea” e segue “I Predatori”, del 2020, che proprio a Venezia vinse il Premio Orizzonti per la Migliore sceneggiatura. Il film racconta la storia d’amicizia tra Enea (Castellitto) e Valentino, tra spaccio di droga e feste, vittime e artefici di un mondo corrotto e con alle spalle delle storie difficili e piene di sofferenza.
TRAMA
Enea (Pietro Castellitto) rincorre il mito che porta nel nome, lo fa per sentirsi vivo in un’epoca morta e decadente. Lo fa assieme a Valentino, aviatore appena battezzato. I due, oltre allo spaccio e le feste, condividono la giovinezza. Amici da sempre, vittime e artefici di un mondo corrotto, ma mossi da una vitalità incorruttibile. Oltre i confini delle regole, dall’altra parte della morale, c’è un mare pieno di umanità e simboli da scoprire. Enea e Valentino ci voleranno sopra fino alle più estreme conseguenze. Tuttavia, droga e malavita sono l’ombra invisibile di una storia che parla d’altro: un padre malinconico, un fratello che litiga a scuola, una madre sconfitta dall’amore e una ragazza bellissima, un lieto fine e una lieta morte, una palma che cade su un mondo di vetro. È in mezzo alle crepe della quotidianità che l’avventura di Enea e Valentino lentamente si assolve. Un’avventura che agli altri apparirà criminale, ma che per loro è, e sarà, prima di tutto, un’avventura d’amicizia e d’amore.
CAST
Con lui sul set, Pietro Castellitto ha voluto: Giorgio Quarzo Guarascio, Benedetta Porcaroli, Chiara Noschese, Giorgio Montanini, Adamo Dionisi, Matteo Branciamore, Cesare Castellitto e Sergio Castellitto.
Finalmente l’alba
di Saverio Costanzo
Saverio Costanzo trionfò a Venezia nel 2014 con “Hungry Hearts”, che portò a casa due Coppe Volpi per le interpretazioni di Adam Driver e Alba Rohrwacher. Adesso torna con il dramma storico “Finalmente l’alba”, interpretato da Lily James, Rebecca Antonaci, Alba Rohrwacher e Willem Dafoe. La pellicola è ambientata nel 1953, la notte prima dell’omicidio di Wilma Montesi, morta a 21 anni per annegamento il 9 aprile di quell’anno. Il fatto ebbe grande rilievo mediatico a causa del coinvolgimento di numerosi personaggi di spicco nelle indagini successive al presunto delitto, tra questi Piero Piccioni (nel film Gabriele Falsetta), noto musicista jazz conosciuto col nome d’arte di Piero Morgan, fidanzato di Alida Valli e figlio di Attilio Piccioni, Vicepresidente del Consiglio, Ministro degli Esteri e fra i massimi esponenti della Democrazia Cristiana. Il caso Montesi è considerato da molti irrisolto nell’identificazione degli eventi che portarono al decesso della giovane. Tutto ciò s’intreccerà con la storia della giovane Mimosa.
TRAMA
“Finalmente l’alba” è il viaggio lungo una notte della giovane Mimosa (Rebecca Antonaci) che, nella Cinecittà degli anni Cinquanta, diventa la protagonista di ore per lei memorabili. Una notte che da ragazza la trasformerà in donna.
CAST
Il cast completo del film è composto da: Rebecca Antonaci (Mimosa), Lily James (Josephine Esperanto), Joe Keery (Sean Lockwood), Rachel Sennott, Alba Rohrwacher (Alida Valli), Willem Dafoe (Rufus Priori) e Carmen Pommella (Elvira).
Io Capitano
di Matteo Garrone
Il ritorno di Matteo Garrone è molto atteso e, a quattro anni di distanza da “Pinocchio”, il regista romano approda al Lido con “Io Capitano”, un’odissea moderna che racconta la storia di Seydou e Moussa, che lasciano il Senegal per raggiungere l’Europa. I due passeranno attraverso tantissime peripezie e, già dai primi minuti del trailer, la pellicola si preannuncia davvero emozionante, col tocco di Garrone che è inconfondibilmente profondo, vero e crudo. Dopo il passaggio a Venezia, il film sarà nei nostri cinema a partire dal prossimo 7 settembre. Non perdetelo.
TRAMA
Garrone racconta il viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un’Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.
CAST
Gli attori che compongono il cast sono: Seydou Sarr (Seydou), Moustapha Fall (Moussa), Issaka Sawagodo (Martin), Hichem Yacoubi (Ahmed), Doodou Sagna (Charlatan), Khady Sy (Seydous Mutter), Venus Gueye (Sorellina Seydou), Cheick Oumar Diaw (Sisko) e Bamar Kane (Bouba).
Lubo
di Giorgio Diritti
Giorgio Diritti è tornato in cabina di regia dopo aver vinto quasi tutti i premi possibili con “Volevo nascondermi”(2020), con protagonista Elio Germano nei panni del pittore e scultore italiano Antonio Ligabue. Adesso sbarca a Venezia con “Lubo” e lo stesso regista ha detto quanto segue: “È una gioia essere in concorso a Venezia con Lubo, la storia di un nomade, un artista di strada, un uomo che subisce una grande ingiustizia. Un film sul senso dell’educare, sull’amore, su leggi disumane e discriminatorie che generano un male che si espande come una macchia d’olio nella vita di chi le subisce, modificandone il percorso e i valori, producendo dolore, rabbia e violenza, ma nel caso di Lubo, anche la volontà di reagire con un immenso amore per la vita e per i propri figli.” Imperdibile.
TRAMA
Lubo (Franz Rogowski) è un nomade, un artista di strada che nel 1939 viene chiamato nell’esercito elvetico a difendere i confini nazionali dal rischio di un’invasione tedesca. Poco tempo dopo scopre che sua moglie è morta nel tentativo di impedire ai gendarmi di prendere i loro tre figli piccoli, strappati alla famiglia in quanto Jenisch, come da programma di rieducazione nazionale per i bambini di strada (Hilfswerk für die Kinder der Landstrasse). Lubo sa che non avrà più pace fino a quando non avrà ritrovato i suoi figli e ottenuto giustizia per la sua storia e per quella di tutti i diversi come lui.
CAST
Nel cast ci sono: Franz Rogowski (Lubo Moser), Valentina Bellè (Margherita), Joel Basman (Bruno Reiter), Noemi Besedes (Elsa), Cecilia Steiner (Klara), Philippe Graber (Karl), Francesco Limenta, Filippo Giulini, Anina Sara Baumgarther, Christophe Sermet (Motti), Oliver Ewy (Tenente Medico), Alessandro Zappella e Christian Bianco.