È uno dei film Disney più amati di sempre e quest’anno compie ben 60 anni. “La spada nella roccia”, infatti, usciva in USA il 25 dicembre 1963, proprio il giorno di Natale ed è ormai un cult assoluto. Diretto da Wolfgang Reitherman, questo 18esimo Classico Disney fu l’ultimo ad uscire prima della morte di Walt Disney e si basa sul romanzo omonimo di T. H. White pubblicato la prima volta nel 1938. Disney ne comprò i diritti addirittura nel 1939 e la pellicola vide la luce solo 24 anni dopo. Beh, che dire, ne è valsa decisamente la pena aspettare tutto questo tempo per vedere le avventure di Artù, Merlino, Maga Magò e Anacleto.
LA TRAMA
Uther Pendragon, re d’Inghilterra, muore senza lasciare eredi. In quel periodo, a Londra, appare una misteriosa spada conficcata in un'incudine con incisa una profezia: chiunque riuscirà a rimuovere l'arma sarà il nuovo re. Nonostante i numerosi tentativi, nessuno riuscì nell’impresa e presto la spada fu dimenticata. Un giorno, però, Artù, un orfano 12enne soprannominato Semola, accompagnò il fratellastro Caio a caccia e, accidentalmente, si ritrovò a casa di Mago Merlino, che decise di diventare suo precettore. La vigilia di Natale, Caio si preparava a partecipare ad un famoso torneo e fu nominato cavaliere. Sfortunatamente, il suo scudiero Polidoro si ammala di orecchioni e suo padre, Sir Ettore, lo rimpiazza con Semola. Mentre Merlino è a Honolulu, Ettore, Caio, Pilade, Semola e il gufo Anacleto si recano a Londra. Prima che la competizione abbia inizio, Semola si rende conto di aver dimenticato la spada di Caio alla locanda, che in quel momento è chiusa. Anacleto nota la "spada nella roccia" sul retro di una chiesa e Semola tenta di sfilarla dall'incudine, riuscendoci senza problemi. Il resto è storia.
La nomination agli Oscar per la colonna sonora
Divertente, emozionante, con una radice storica ben calibrata, “La spada nella roccia”, partendo da un budget di 4 milioni di dollari, ne ha incassati globalmente 34.182.353, convincendo di più la critica specializzata britannica che quella statunitense. A George Bruns andò la nomination alla Migliore colonna sonora che contiene canzoni scritte e composte dai fratelli Sherman, gli stessi che in seguito scriveranno anche per “Mary Poppins”(1964), “Il libro della giungla”(1967) e “Pomi d’ottone e manici di scopa”(1971).
Il remake in live-action mai realizzato
È dal 2015 che si rincorrono notizie relative alla realizzazione di un remake in live-action del film. Addirittura, ad un certo punto si era parlato dell’esistenza di una sceneggiatura curata da Bryan Cogman, lo stesso di diversi episodi de “Il Trono di Spade”, e spuntò persino il nome di un regista, Juan Carlos Fresnadillo (“28 settimane dopo”, “Intruders”). Al momento, però, in casa Disney il film non è in calendario, ma vi aggiorneremo non appena avremo notizie su eventuali sviluppi.