Iniziano verso la metà di ottobre e arrivano fino a marzo. I film di Natale – soprattutto quelli prodotti dal famoso Hallmark Channel e che passano di continuo su TV8, sulle reti generaliste e anche su Netflix – sono un copia e incolla continuo di stereotipi natalizi da far impazzire i cinefili più incalliti. Eppure, ogni anno tengono incollati allo schermo milioni di spettatori, producendo un giro d’affari di centinaia di milioni di dollari.
Le trame copia e incolla
Si, avete ragione ed è esattamente così: le trame sono più o meno tutte uguali, cambiano solo alcuni dettagli, ma addirittura gli attori sono gli stessi e si alternano mentre i dialoghi sono veramente elementari, tralasciando lo stile recitativo (siamo ancora in clima festivo, non vogliamo essere cattivissimi). Qualche esempio di trama?
– Lei bellissima, wedding planner/donna in carriera, perde l’aereo causa neve. Tutti gli aeroporti sono chiusi sotto Natale e quindi incontra lui bellissimo e burbero che sta imprecando in aramaico perché non trova un mezzo per tornare in Montana dal New Jersey, guarda caso la stessa destinazione di lei. Insieme partono con mezzi di fortuna e ovviamente s’innamorano durante il tragitto, ma poi si perdono. Lui va a casa di lei durante la cena della Vigilia e lei lascia tutto per lui che ha un negozietto di muffin/dischi vintage/libri usati/fiori finti.
– Lui bellissimo, manager a New York, divorziato con figli a carico, incontra la baby-sitter/personal shopper di turno, idealista, carina e sfortunata in amore. All’inizio si scontrano, poi si vedono con occhi diversi, i bimbi s’innamorano di lei in 3 ore e lei diventa la nuova Cenerentola.
– Lei, redattrice di una rivista di moda/agente immobiliare/avvocato di successo torna nel paesino d’origine tristissimo – tipo quello di “Dawson’s Creek” o “Una mamma per amica” – e incontra di nuovo il fidanzatino delle superiori. La fiamma si riaccende e lei rinuncia a tutto per lui, che nel frattempo da più desiderato sexy boy della scuola, adesso vende hot dog o zucchero filato nelle fiere del paese o è un boscaiolo incredibilmente ancora single.
Per non parlare delle principesse e principi in incognito, attrici e attori stanchi della routine che tornano nelle cittadine assolate da dove sono scappati per (ri)scoprire il vero amore, ma il plot è sempre quello.
I motivi del successo
Ma cosa ci attrae irrimediabilmente? Perché siamo sintonizzati sempre su questi canali lasciandoci magnetizzare per ore? I motivi, in realtà, sono vari.
Innanzitutto, queste pellicole offrono una gamma di colori, outfit, decorazioni natalizie che ci rilassano e ci fanno stare visivamente ed emotivamente bene. Tutto è studiato, nulla è messo li a caso: cappotti rossi, verdi, beige, sciarpe e plaid scozzesi, berretti di lana spessi e con pompon, addobbi perfetti e case calde e illuminate con luci soffuse o dal camino, ci trasmettono quell’effetto di pace e serenità che tutti ricerchiamo quando guardiamo un film del genere.
Non è da sottovalutare neanche il fattore “ritorno a casa”, alle origini, alle tradizioni, a quella familiarità perduta in cui forse molti s’immedesimano o a cui aspirano. D’altronde, benchè un tantino surreali e melense, si tratta di storie semplici che ci risvegliano magari ricordi giovanili o emozioni sopite (ma mai passate) legate ai primi amori.
Altro aspetto importante è che in questa tipologia di film non ci sono mai “scossoni” o tragedie, sappiamo già che ci sarà il lieto fine riconciliante. Non ci sono volgarità, sesso, “vizi”, tutto è edulcorato all’ennesima potenza per offrire un prodotto per famiglie al 100% (tralasciando la componente razziale che riduce al minimo le storie con protagonisti neri o di altre etnie o omosessuali, ma entreremmo troppo in profondità e non ci sembra il caso. Però vi abbiamo messo la pulce nell’orecchio…).
L’astronomico giro d’affari
Come vi accennavamo, il giro d’affari è impressionante. Hallmark Channel ne sforna tantissimi ogni anno e questi film incassano circa 350 milioni di dollari in entrate pubblicitarie. La produzione di un singolo lungometraggio varia dagli 800 mila ai due milioni di dollari e molte pellicole vengono girate nei caratteristici sobborghi di Vancouver, in Canada (oltre che negli stupendi studi che hanno a disposizione in quelle zone), dove la rete riceve anche incentivi fiscali per l’utilizzo di troupe di produzione locali.
E’ stato rilevato che, durante le festività natalizie, più di 80 milioni di persone si sintonizzano su Hallmark per vedere le romantic-comedy di Natale e il dato è in costante crescita. Vi lasciamo, quindi, fare i calcoli del guadagno che c’è dietro a questo tipo di operazioni. Ebbene si, state pensando anche voi che non abbiamo capito nulla e che dovevamo fare gli sceneggiatori o i registi di questi film?