Dal 13 giugno è sbarcato nelle sale “Bad Boys: Ride or Die”, con Will Smith e Martin Lawrence. Quarto capitolo del franchise, diretto sempre da Adil El Arbi e BIlan Fallah, che esce, quindi, a quattro anni di distanza dal terzo capitolo e i fan sono già al cinema. Smith e Lawrence riprendono i rispettivi ruoli e, stavolta, Mike e Marcus tornano in quel di Miami per un caso che coinvolge la cospirazione di un cartello della droga contro l’operato dell’amato Capitano Howard (Joe Pantoliano), assassinato nel terzo capitolo. Nel film, rivedremo Vanessa Hudgens (Kelly), Alexander Ludwig (Dorn), Paola Núñez (Rita Secada), Jacob Scipio (Armando Aretas) e DJ Khaled (Manny The Butcher) mentre i nuovi membri che vanno ad arricchire questi cast di stelle sono: Eric Dane (Banker), Ioan Gruffudd (Adam Lockwood), Melanie Liburd (Christine) e Tiffany Haddish (Tabitha). Nei Paesi dov’è già uscito, il film ha racimolato circa 104 milioni di dollari, destinati a crescere vertiginosamente.
LA TRAMA
Mike e Marcus tornano a far giustizia a Miami, a modo loro.
In questo quarto capitolo, Lowrey e Burnett si ritroveranno a indagare sulla corruzione all’interno del dipartimento della polizia di Miami, dopo che il defunto capitano Howard, sarà accusato di essere stato coinvolto negli affari illeciti della mafia rumena. I due detective, però, cadranno presto in una trappola che li trasformerà in fuggitivi e dovranno lavorare al di fuori della legge.
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INFO & CAST
Durata 115 min
Regia Adil El Arbi e Billall Fallah
Cast
Will Smith: Mike Lowrey
Martin Lawrence: Marcus Burnett
Vanessa Hudgens: Kelly
Eric Dane: James McGrath
Jacob Scipio: Armando Aretas
LA RECENSIONE
Adrenalina pure di cui avevamo davvero bisogno
Eh si, Mike e Marcus sono tornati e la cifra stilistica della saga di “Bad Boys” non è cambiata. Si è fatta, anzi, più appassionante e ricca di azione, sparatorie, inseguimenti, esplosione e quell’irriverenza che ci hanno fatto amare la saga sin dal primo capitolo del 1995. Ritroviamo Martin Lawrence/Marcus Burnett ripresosi dal coma e intenzionato – con l’aiuto di Mike Lowrey/Will Smith – a trovare la verità sulla morte del capitano Howard e sui poliziotti corrotti che hanno provato ad infangarne la memoria. Miami fa sempre da splendida cornice, con i suoi colori accesi e vivi di giorno e di notte, mentre i nostri eroi cercheranno con tutti i mezzi di fare giustizia. Di questa tipo di film ne avevamo davvero bisogno e, anche se è un tipo di cinema da anni ’90 non importa, basta che ci faccia trascorrere 115 minuti in piena spensieratezza.
Sceneggiatura non al top ma con più introspezione
I registi Adil El Arbi e Bilall Fallah portano l’adrenalina al massimo, le scene d’azione sono curate nei minimi particolari, come e più di sempre, con l’uso di droni, primi piani, scene in soggettiva che ricordano gli scontri dei videogiochi più famosi, in un turbinio di inganni, luci e ombre che porteranno Mike e Marcus a smascherare un pericoloso piano. Stavolta, però, anche se la sceneggiatura di Chris Bremmer e Will Beall presenta difetti di non poco conto, le storie dei personaggi principali sono un tantino più sviluppate, c’è più introspezione anche se, ovviamente, dalla saga di “Bad Boys” ci si aspetta battute taglienti, veloci, esilaranti, surreali, assieme alla storia dal finale forse troppo prevedibile e con troppi personaggi secondari che non si sa che fine faranno alla fine.
IN CONCLUSIONE
Ciò che colpisce sempre è la chimica inalterata tra Martin Lawrence e Will Smith e questo ci fa sperare che il tanto chiacchierato passaggio del testimone (magari alla coppia formata da Armando/Jacob Scipio, figlio illegittimo di Mike e Reggie/Dennis Greene, genero di Marcus?) sia ancora lontano. L’identità, il marchio di fabbrica, l’essenza e l’imprinting del franchise sono dati proprio dall’alchimia sul grande schermo dei due attori e senza di loro, il popcorn movie per eccellenza non avrebbe motivo di esistere, almeno per il momento. Tralasciando la sceneggiatura, lasciamoci quindi trasportare dalla colonna sonora e dalle musiche di Lorne Balfe, dalla fotografia perfetta di Robrecht Heyvaert e dal montaggio al fulmicotone di Di Asaf Eisenberg e Dan Lebental, in attesa di un quinto capitolo
Il voto di Cinefily