“Deadpool & Wolverine” è il film più atteso di quest’estate. Co-scritto, diretto e co-prodotto da Shawn Levy, è il 34esimo film del Marvel Cinematic Universe (MCU), nonché sequel del film “ Deadpool 2”(2018), appartenente alla serie di film X-Men. I protagonisti sono Ryan Reynolds, nei panni di Wade Wilson/Deadpool, e Hugh Jackman, nei panni di Logan/Wolverine, ma ci sono anche diversi attori e attrici dai precedenti film di Deadpool, a cui si aggiungono Emma Corrin, Matthew Macfadyen, Jennifer Garner e Aaron Stanford. Il trailer è stato è stato uno dei più vistI della storia, quindi, è facile immaginare che il botteghino sarà conquistato in pochissimi giorni.
LA TRAMA
La coppia più strampalata e divertente dell'MCU
La pellicola è ambientata sei anni dopo gli eventi di “Deadpool 2”. Adesso, la TVA – Time Variance Authority con Mister Paradox, strappa l’irresponsabile eroe Deadpool dalla sua vita tranquilla e dai suoi cari amici, e lo mette in una missione con Wolverine che cambierà la storia del Marvel Cinematic Universe. Ne vedremo veramente di tutti i colori.
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INFO & CAST
Durata 128 min
Regia Shawn Levy
Cast
Ryan Reynolds: Wade Wilson/Deadpool
Hugh Jackman: James “Logan” Howlett/Wolverine
Emma Corrin: Cassandra Nova
Morena Baccarin: Vanessa Carlysle
Rob Delaney: Peter
LA RECENSIONE
Il geniale “Gesù della Marvel” in missione per salvare il suo mondo e il botteghino
In una sola parola: geniale! “Deadpool & Wolverine” era attesissimo e non ha deluso le aspettative. Già dalla scena iniziale, sulle note di “Bye Bye Bye” degli *NSYNC, il regista Shawn Levy e Ryan Reynolds ci ricatapultano in quell’atmosfera irriverente, pazza, politicamente scorrettissima che ci mancava da morire. La quarta parete viene immediatamente disintegrata dai protagonisti che parlano, in tantissimi punti, direttamente al pubblico, e tutte le volte è uno sballo totale. Applausi a non finire, come al solito, agli sceneggiatori Rhett Reese, Paul Wernick e Zeb Wells che con Ryan Reynolds e Shawn Levy hanno messo su uno script zeppo di citazioni, dialoghi che spezzano qualsiasi tabù sessuale e riguardanti i vizi più deviati e “vietati” sul grande schermo, per la Disney soprattutto. Naturalmente, la parte più “scriteriata” spetta a Ryan Reynolds/Deadpool, che si autodefinisce il “Gesù della Marvel”, il Messia che deve salvare i propri amici e il proprio mondo (nonché il botteghino!), ma che prima tenta disperatamente di diventare un Avenger o farsi arruolare negli X-Men. Finirà, invece, a lavorare in una concessionaria di auto con l’amico e fan Peter (un fantastico Rob Delaney, attenzione a lui verso il finale!), fino a quando Mister Paradox (unico Matthew Macfadyen) della TVA non gli propone di andare a caccia di Wolverine in uno dei tanti Multiversi per cercare di mettere a posto proprio il suo mondo. La trama, a quel punto, diventa assolutamente inesistente, un mero pretesto per andare a ritroso nel meglio e nel peggio delle 34 pellicole dell’Universo Cinematografico Marvel, e soprattutto nelle varie performance del fenomenale Hugh Jackman/Wolverine, al quale viene affidata la parte un po’ più introspettiva e drama (ma molto blanda).
Il Vuoto, i camei eccellenti e la magnetica Cassandra Nova
Qualcosa nelle loro avventure andrà storto (ma va!?!) e, presto, i due si ritroveranno catapultati in un luogo desertico chiamato Il Vuoto, una dimensione parallela dove vengono esiliati quelli che hanno messo in pericolo la Sacra Linea Temporale. Qui, il regista e gli sceneggiatori daranno libero sfogo alla loro straordinaria e surreale linea creativa e vi faranno letteralmente impazzire. Camei assurdi di vecchie glorie dell’MCU (ma non vi anticipiamo nulla, non possiamo assolutamente rovinarvi le sorprese!), scene d’azione perfettamente coreografate e coinvolgenti, la presentazione della nuova “villain”, Cassandra Nova (Emma Corrin), potente e maledettamente affascinante gemella di Charles Xavier e “guardiana” del Vuoto che dovrà impedire ai due eroi di fare ritorno al mondo “reale” e di rovinare i suoi piani diabolici (anche qui non possiamo fare spoiler!). Nel Vuoto vale tutto: qualsiasi tipo di offesa, frecciate alle stesse 20Th Century Fox e Disney, attacchi incrociati a personaggi che non hanno funzionato con spazio anche ai “ricordi” di Logan-Wolverine , che rappresentano la parte più “seria” della pellicola. Ecco, se proprio dobbiamo muovere una critica, questa va sicuramente al poco spazio dedicato alla cattiva di turno e ad alcuni personaggi secondari molto interessanti. Ma forse ci sarà spazio in uno degli eventuali sequel. Staremo a vedere.
Una colonna sonora da urlo
Che dire della colonna sonora? Le musiche sono state curate da Rob Simonsen e nel film ci sono hit tratte da vari decenni, soprattutto dagli anni ‘80, ’90 e 2000, e l’inedito “Slash”, degli Stray Kids. Si va da “Only You (And You Alone)”, dei The Platter fino a “Bye Bye Bye” degli *NSYNC, “Iris” dei Goo Goo Dolls e “Good Riddance (Time of Your Life)”, dei Green Day. Spazio anche alle ballad come “I’m With You”, di Avril Lavigne, a pezzi pop strong come “Glamorous”, di Fergie e al cult “You’re the one that i want”, cantata da Olivia Newton-John e John Travolta in “Grease”. Attenzione anche all’inedita e bellissima versione di “The Greatest Show”, tratta dalla pellicola “The Greatest Showman”, musical blockbuster con Hugh Jackman.
L’alchimia d’adamantio tra i protagonisti
L’alchimia tra i due protagonisti è semplicemente perfetta. Hugh Jackman e Ryan Reynolds sono amici anche nella vita reale e si vede. Le loro performance, tra comicità e drama, sono le migliori degli ultimi 10 anni dell’MCU. Vedere Deadpool che si prende gioco della (stupenda e iconica!) tuta gialla e blu di Wolverine – anche nei momenti più “tristi” del personaggio dagli artigli di adamantio – e fare a botte fino a perdere i sensi (sappiamo che tutti e due si rigenerano, quindi, i loro “scontri mortali” sono totalmente inutili!) non ha prezzo. La loro interazione con gli altri personaggi è una delle cose che volevamo vedere da anni in un film Marvel e, finalmente, ce l’abbiamo fatta. Naturalmente, in questo genere di film abbiamo effetti speciali al fulmicotone, se si cerca altro allora è meglio non recarsi in sala. Richard Van Den Bergh e Swen Gillberg hanno fatto un lavoro mostruoso per portarli ad un livello successivo, contando anche sulle scenografie di Ray Chan e sulla fotografia di George Richmond. I due si superano, soprattutto, nelle folli scene d’azione, nella caratterizzazione del Vuoto e nelle abilità di alcuni personaggi che vi stupiranno fin dall’inizio.
Il voto di Cinefily