B.B. due lettere che identificano la diva francese che ha fatto sognare milioni di persone in tutto il mondo e che è diventata un vero e proprio mito. Brigitte Bardot, il 28 settembre, compie 90 anni vissuti intensamente e fuori da qualsiasi schema. Nel corso dei decenni ha ispirato anche tantissimi artisti nel mondo della moda, della musica e della letteratura e questo l’ha già resa un pilastro imprescindibile del cinema.
Attrice, cantante, modella, attivista per i diritti degli animali e mito incontrastato. Brigitte Bardot, o semplicemente B.B., il 28 settembre compie 90 anni, vissuti intensamente. La diva ha girato 45 film fino al ritiro dal mondo del cinema nel 1973. Bellissima, spregiudicata, fuori da qualsiasi schema, spesso si è trovata nei guai per alcune sue dichiarazioni, ma il suo mito ha ispirato anche tantissimi artisti nel mondo della moda, della musica e della letteratura, facendola diventare, come la nostra Sophia Loren, una vera e propria leggenda vivente. La Bardot però ha avuto un’infanzia difficile, per la severa educazione ricevuta dai genitori. Il suo unico sfogo era la danza classica ma, molto presto, la direttrice della rivista Elle, Helene Lazareff la assolda per dei servizi fotografici, suscitando l’interesse del regista Marc Allégret che le propone un provino. Da quel momento, comincia la sua straordinaria storia.
Da Andy Warhol a “La verità”, di Clouzot
Il primo film della Bardot è “Le Trou Normand”(1952), di Jean Boyer e in breve tempo riesce a diventare un’icona sexy nota anche negli Stati Uniti, tanto da essere ritratta dal grande Andy Warhol. Altri film di successo di quel periodo sono “Elena di Troia”(1956), di Robert Wise e “Atto d’amore”(1954), per la regia di Anatole Litvak. Roger Vadim (suo marito), la farà scritturare per il suo film “Piace a troppi”, accanto a Jean-Louis Trintignant, che diventa il suo primo successo internazionale. Girerà il bellissimo “Mademoiselle Pigalle”(1956), di Michel Boisrond ma per lei diventa difficile inserirsi pienamente a Hollywood perché conosce poco l’inglese e, soprattutto, perché considerata troppo “osé”. Nel 1960 esce “La verità”, di Henri-Georges Clouzot. Si tratta di un film cruciale perché durante la lavorazione trascura il marito malato e il figlio, intrecciando una relazione col protagonista Sami Frey. La pressione e la voglia di libertà le fanno tentare addirittura il suicidio. Anche dopo la lavorazione della pellicola “Vita privata”(1961), di Louis Malle, l’attrice è in preda alle stesse crisi ma la situazione migliora con la rivoluzione sessuale dei primi anni ’60, periodo in cui il suo temperamento non appare più così assurdamente “anomalo”.
La carriera da cantante
Dal 1956 in poi, la diva inizia anche a cantare, pubblicando il primo album “Et Dieu… créa la femme”, seguito da “Brigitte”(1963), “B.B.”(1964) e il più noto “Bonnie and Clyde”, con Serge Gainsbourg. Gli ultimi due album sono “Show”(1968) e “Brigitte Bardot”(2004). In tutto, usciranno circa 24 singoli, ma il più importante sarà “Je t’aime… moi non plus”, in coppia proprio con Serge Gainsbourg, col quale avrà anche una breve relazione.
I film degli anni ’60 e ’70 e il ritiro dalle scene
Nel 1965, Henry Coster la vuole per “Erasmo il lentigginoso”, commedia con James Stewart dove la Bardot recita nei panni di sé stessa. Seguiranno “Viva Maria!”(1965), dell’amico Louis Malle; “Shalako”(1968), diretto da Edward Dmytryk; il bellissimo “L’orso e la bambola”(1970), di Michel Deville; “Le pistolere”(1971), di Christian-Jaque; “Una donna con me”(1973), di Roger Vadim e l’ultimo film “Colinot l’alzasottane”(1973), di Nina Companeez. L’anno dopo, infatti, a soli 40 anni l’attrice annuncia il suo ritiro dalle scene. Prima di farlo, però, poserà nuda per l’edizione italiana di Playboy.
Attivista dei diritti degli animali
Dal 1962, e soprattutto dal 1974, quindi dopo il ritiro, Brigitte Bardot è in prima linea come attivista dei diritti degli animali. La diva diventa vegetariana e istituisce la Fondazione Brigitte Bardot per il Benessere e la Protezione degli Animali, finanziandola con i propri soldi, ottenuti vendendo i suoi gioielli all’asta. Collabora anche attivamente con la Sea Shepherd Conservation Society, la famosa organizzazione senza scopo di lucro che si occupa della salvaguardia della fauna ittica e degli ambienti marini. Nel 2010, è stata vicina alla candidatura alla Presidenza della Repubblica per il movimento Alliance écologiste e In occasione delle elezioni europee del 2019 ha supportato il Partito Animalista.
Tutti gli amori di B.B.
La sua vita privata è stata un vero e proprio tornado. Giovanissima, nel 1952 sposa il regista Roger Vadim, dal quale si separa nel 1956 per iniziare una relazione con l’attore Jean-Louis Trintignant. In seguito, avrà delle relazioni segrete col cantante Gilbert Bécaud e con l’attore Raf Vallone. Nel 1958 ha una breve relazione anche col cantante e attore Sacha Distel mentre nel 1959, la diva sposa l’attore Jaques Charrier, conosciuto sul set di “Babette va alla guerra”. Dal matrimonio nasce il figlio Nicolas-Jaques, che lei inizialmente rifiuta totalmente. E’ quello in periodo in cui è assediata dai paparazzi e tenta più volte il suicidio. Sul set de “La verità”, però, conosce e s’innamora dell’attore Sami Frey così Charrier chiederà il divorzio. Frey è solo un flirt, dato che nel 1966, la Bardot sposa il ricco playboy Gunter Sachs, ma anche questo è un fuoco di paglia che si spegne nel 1969 con l’ennesimo divorzio. Dopo altri flirt (con il cantautore Serge Gainsbourg e il playboy Gigi Rizzi), la Bardot si sposerà un’ultima volta nel 1992 con Bernard d’Ormale, politico del Fronte Nazionale.