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Il capolavoro del 1980, diretto da Stanley Kubrick, sta per tornare al cinema in versione integrale 4K, dal 7 al 9 ottobre. Basato sul romanzo omonimo di Stephen King, “Shining” è universamente riconosciuto come un assoluto cult della settima arte, avendo lasciato impresse nell’immaginario collettivo alcune delle scene più iconiche dalla storia del cinema. Non ci resta che prenotare i biglietti!

Si, avete letto bene: “Shining”, il capolavoro assoluto di Stanley Kubrick, torna nelle nostre sale in versione integrale e in 4K ma solo per 3 giorni, precisamente dal 7 al 9 ottobre, distribuito da Lucky Red. Basato sull’omonimo romanzo di Stephen King, uscito nel 1977, il film con Jack Nicholson, Shelley Duvall e Danny Lloyd, sbarcava nelle nostre sale Il 22 dicembre 1980 e, adesso, a 44 anni di distanza, potremo rigodercelo sul grande schermo in tutto il suo splendore. Eh si, perché il film è universamente riconosciuto come un assoluto cult della settima arte, avendo lasciato impresse nell’immaginario collettivo alcune delle scene più iconiche dalla storia del cinema girate tra i corridoi dell’Overlook Hotel in cui il piccolo Danny (Danny Lloyd) corre con il suo triciclo; dove troviamo l’istrionico Jack Nicholson nei panni del tormentato scrittore Jack Torrance e l’indimenticata Shelley Duvall in quelli della tormentata moglie Wendy.

LA TRAMA

Lo scrittore Jack Torrance (Jack Nicholson) accetta di lavorare come custode, per il periodo invernale, nell’elegante e isolato Overlook Hotel, nelle Rocky Mountains, insieme alla moglie (Shelley Duvall) e al figlio (Danny Lloyd). Ma quando la prima bufera di neve si abbatta sull’hotel bloccando ogni via di fuga, spettri sembrano riemergere dal passato. Torrance non era mai stato in quel luogo, o forse sì?

Un cult assoluto che inizialmente è stato massacrato

Si tratta di un evento davvero straordinario perché “Shining” è stato eletto – dalla rivista londinese Time Out – al 2° posto tra i migliori film horror della storia del cinema, dietro a “L’esorcista”, di William Friedkin. Eppure, inizialmente, gli incassi non furono esaltanti. Infatti, la pellicola incassò globalmente circa 44 milioni di dollari e la critica specializzata si spaccò in due fazioni nette, tra chi lo riteneva un gioiellino e chi diceva che Kubrick aveva fatto a pezzi il libro di King. Lo stesso scrittore, all’inizio, non lo apprezzò, dicendo che il regista aveva reso la storia fredda e distaccata e che la follia di Jack era presente fin dall’inizio del film, mentre nel libro viene soggiogato man mano dalle forze oscure. Kubrick si beccò anche una candidatura ai Razzie Awards per la Peggior regia e Shelley Duvall quella alla Peggior attrice. Col tempo, però, tutto è stato rivalutato e oggi “Shining” è una pietra miliare imprescindibile del genere, un vero e proprio faro che ha ispirato decine e decine di registi in tutto il mondo.

Una squadra tecnica di numeri uno

Stanley Kubrick credette nel progetto sin da subito. Infatti, scrisse anche la sceneggiatura del film, con Diane Johnson, e si occupò anche della produzione. Molto importante per la riuscita del film era per lui la fotografia che affidò al premio Oscar John Alcott mentre il montaggio fu curato dalla coppia formata da Ray Lovejoy e Gordon Stainforth. Gli effetti speciali sono opera di Jon Bunker, Leslie Hillman e Malcolm Mott invece le scenografie furono ideate e create da Roy Walker e Leslie Tomkins. E i costumi? Beh, forse non tutti sanno che sono creazioni della nostra pluripremiata Milena Canonero, vincitrice negli anni di ben 4 Oscar.

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