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C’era molta attesa (e molte aspettative) per “Il Robot Selvaggio” della DreamWorks Animation. Scritto e diretto da Chris Sanders (Lilo & Stitch, Dragon Trainer, I Croods), il film d’animazione s’ispira a “The Wild Robot” (2016), famoso romanzo per ragazzi scritto da Peter Brown e racconta la storia di un robot che, dopo un naufragio, si ritrova su un’isola disabitata dove dovrà imparare ad adattarsi all’ostile ambiente circostante costruendo relazioni con gli animali del posto e adottando un’ochetta orfana. Nella versione originale, le voci dei personaggi sono degli attori Lupita Nyong’o, Pedro Pascal, Catherine O’Hara, Bill Nighy, Kit Connor, Stephanie Hsu, Mark Hamill, Matt Berry e Ving Rhames. Prima di andare al cinema, leggete la nostra recensione senza spoiler!

LA TRAMA

La favola ecologista di Roz, Beccolustro e Fink

L’epica avventura segue il viaggio di un robot – l’unità ROZZUM 7134, abbreviato in “Roz” – che dopo un naufragio si ritrova su un’isola disabitata dove dovrà imparare ad adattarsi all’ostile ambiente circostante, costruendo gradualmente relazioni con gli altri animali. Precipitano dall’alto, Roz distrugge il nido di un pulcino e questi lo riconosce come sua mamma. Il pulcino d’oca sarà soprannominato Beccolustro e, alle loro avventure, si unirà anche la docile volpe Fink.

INFO & CAST
Anno 2024
Durata 102 min
Regia Chris Sanders

Cast di doppiatori originali
Lupita Nyong’o: Roz
Kit Connor: Beccolustro
Pedro Pascal: Fink
Mark Hamill: Spina
Catherine O’Hara: Codarosa

LA RECENSIONE

Chris Sanders già in odore di Oscar

Premettiamo subito che noi di Cinefily amiamo follemente il romanzo di Peter Brown, quindi, eravamo molto curiosi di vederne la trasposizione cinematografica. Ebbene, Sanders ha fatto un lavoro straordinario che, sinceramente, non ci aspettavamo anche se i suoi film precedenti, “Lilo & Stitch”, “Dragon Trainer” e “I Croods” sono bellissimi e pluripremiati. “Il Robot Selvaggio” è totalmente diverso da tutti i film d’animazione appena citati. Il regista ha unito la computer grafica ad un’animazione acquarellata, impressionista, quasi come quella dei fantastici prodotti dello Studio Ghibli, ma resa in maniera più moderna e contemporanea. I character designers Peter DeSève, John Norton e Heidi Smith hanno fatto un lavoro incredibile, di grandissimo impatto visivo, fatto di un mix di tradizione e avanguardia che, a nostra memoria, non ha precedenti e che, al 99%, è già in odore di Oscar.

Temi importanti trattati con semplicità e umanità

Sanders ha curato anche la sceneggiatura che risulta molto aderente al racconto originario ma in una chiave contemporanea, mescolando commedia, dramma e fantascienza, facendo risultare la pellicola una favola ecologista. Il racconto è umanamente emozionante nella sua semplicità, nell’esprimere i concetti di solidarietà universale, dell’adattabilità, del rispetto per l’ambiente, del fatto che il mondo va avanti e si evolve anche senza l’uomo (relegato a vivere in cittadelle super tecnologiche per sfuggire all’innalzamento dei mari e alle conseguenze dei cambiamenti climatici), dove gli animali e le macchine possono convivere, dove comunque la catena alimentare continua così come deve continuare, in maniera cruenta ma naturale.

L'eccezionale cast di star al doppiaggio

Noi abbiamo avuto la fortuna di vederlo in lingua originale e il doppiaggio dei personaggi, con un cast composto da Lupita Nyong’o, Kit Connor, Pedro Pascal, Mark Hamill, Catherine O’Hara, è impeccabile e tremendamente azzeccato. Tutta la crew tecnica è magnifica. Mary Blee al montaggio ha fatto un lavorone da Oscar, così come Kris Bowers – già vincitore dell’Oscar al Miglior cortometraggio documentario per “The Last Repair Shop” – ha fatto con la colonna sonora, che accarezza l’anima dall’inizio alla fine. La critica specializzata lo ha già osannato e anche il botteghino ste segnando incassi crescenti, di giorno in giorno. Ad oggi, infatti, “Il robot selvaggio” ha già incassato globalmente 106 milioni di dollari, cifra destinata a salire notevolmente. Noi non possiamo che assegnare 5 stelle, sperando nell’Academy. Ah, dimenticavamo, preparatevi alla lacrimuccia finale.

Il voto di Cinefily

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