“Oceania 2” è diretto da Dave G. Derrick Jr., Jason Hand e Dana Ledoux Miller, al loro debutto alla regia, mentre la sceneggiatura è di Jared Bush e Dana Ledoux Miller. Prodotto da Walt Disney Animation Stu-dios e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures, il film è il sequel di “Oceania”(2016) e il 63° Classico Disney. Lo sviluppo di “Oceania 2” è iniziato originariamente nel 2020 come serie televisiva per Disney+ prima di essere rielaborato in un sequel cinematografico entro febbraio 2024. Mark Mancina e Opetaia Foa’i, i compositori e co-autori del primo film, tornano a scrivere la colonna sonora e le canzoni, mentre Abigail Barlow ed Emily Bear sostituiscono Lin-Manuel Miranda come autori aggiuntivi. Prima di andare al cinema, dove il film già sta ottenendo un enorme successo, date un’occhiata alla nostra recen-sione senza spoiler.
LA TRAMA
Un nuovo viaggio sulla scia degli antenati di Vaiana
Oceania 2 riunisce Vaiana e Maui, dopo tre anni, per un nuovo grande viaggio insieme a un gruppo di improbabili navigatori. Dopo aver ricevuto un inaspettato richiamo dai suoi antenati, Vaiana deve viaggiare verso i lontani mari dell’Oceania e in acque pericolose e dimenticate per un’avventura diversa da qualsiasi cosa abbia mai affrontato.
INFO & CAST
Durata 100 min
Regia Dave G. Derrick Jr, Jason Hand, Dana Ledoux Miller
Cast doppiatori italiani
Emanuela Ionica: Vaiana (dialoghi)
Chiara Grispo: Vaiana (canto)
Fabrizio Vidale: Maui
Giorgia: Matangi
Angela Finocchiaro: Nonna Tala
LA RECENSIONE
La maturazione di Vaiana, non “principessa” ma leader
A otto anni di distanza dal primo capitolo, i registi Dave G. Derrick Jr., Jason Hand e Dana Ledoux Miller hanno realizzato una pellicola davvero sensazionale. Sequel diretto del film del 2016, il film ci fa ritrovare immediatamente la continuità con la storia, i personaggi, i colori e la protagonista Vaiana (Moana in originale, ma ormai lo sapete tutti), ormai più matura e non più ragazzina alla ricerca di sé stessa. La sceneggiatura (scritto dallo stesso trio appena citato) ci permette di scoprire tutti i punti rimasti in sospeso dal capitolo precedente ma, come dicevamo, adesso Vaiana è una sorta di leader, una guida per il popolo dei Motunui e lei non vuole di certo deluderlo. A differenza di tutte le altre principesse Disney, Vaiana è coraggiosa, forte, introspettiva, ma ha anche dei lati dolci e sensibili che la rendono il personaggio perfetto da amara incondizionatamente, sia dai grandi che dai più piccoli, e il proseguimento della sua storia ci magnetizza dall’inizio alla fine anche stavolta.
Animazione senza precedenti e personaggi unici
La sua avventura, stavolta, la porterà sulla via degli antenati per salvare, appunto, il suo popolo da una minaccia molto concreta e pericolosa, accompagnata dal fidato Maui (stranamente, però, in questo secondo film ha meno spazio) e da un’esilarante compagnia formata dal cantastorie Moni (uno dei personaggi più riusciti), l’inventrice Loto, il vecchio contadino Kele, il meraviglioso galletto Hei-Hei (il nostro preferito), il tenerissimo maialino Pua e il nuovo e misterioso personaggio di Matangi (doppiato dalla cantante Giorgia), tutti uniti contro il cattivone Nalo. Questi comprimari, però, potevano essere delineati decisamente meglio, ma si spera in un terzo capitolo (o spin-off?) in cui riusciremo a sapere qualcosa in più sul loro conto. La maggiore coralità è, comunque, un altro tratto da apprezzare, ma quello che colpisce maggiormente, più del primo film, è l’impianto visivo su cui la Disney non si è di certo risparmiata. L’art director Tamara Lusher e la sua squadra ci offrono uno spettacolo unico, fatto di panorami oceanici e naturali senza precedenti, con colori mescolati sapientemente e che incorniciano e si fondono con le avventure dei personaggi alla perfezione. La cura dell’animazione, adesso, è ineccepibile e non possiamo paragonarlo ad altre pellicole d’animazione. Vedrete che all’uscita dalla sala sarete d’accordo con noi.
La colonna sonora da Oscar
Che dire della colonna sonora? Le canzoni e le musiche, curate Mark Mancina, Opetaia Foa'i, Abigail Barlow ed Emily Bear hanno colpito nel segno, sebbene leggermente meno rispetto al primo capitolo (do-ve erano state curate da Lin-Manuel Miranda), ma sempre di grande rilevanza e meritevole di una nomi-nation ai prossimi Oscar. Nella versione italiana troviamo il brano “Perditi”, cantato da Giorgia, ma in generale tutti i nuovi pezzi sono appealing e molto divertenti, coerenti con lo spirito dei fatti narrati e dei personaggi che le cantano. La durata di 100 minuti è perfetta e non ci sono assolutamente tempi morti. La pellicola ci affascina sempre, ad ogni fotogramma, e sicuramente farà scintille al botteghino mondia-le, dove ha già racimolato la ragguardevole cifra di 57.5 milioni di dollari, destinata a salire vertiginosa-mente. Ultima cosa: attenzione a rimanere seduti fino alle fine dei titoli di coda perché c’è una piccola sorpresa che non potete, di certo, perdervi.
Il voto di Cinefily