Torna al cinema “Anora”, il film di Sean Baker presentato in anteprima assoluta alla 77ª edizione del Festival di Cannes, dove ha vinto la Palma d’oro. Il regista ha scelto Mikey Madison per il ruolo della protagonista dopo averla vista in “Scream”(2022) e l’ha voluta per farci vivere quest’avvincente favola che, però, si trasformerà in un incubo. Dopo le candidature ai Golden Globe, adesso si trova in competizione agli Oscar 202 nelle categorie più importanti. Noi l’abbiamo visto per voi e prima di andare al cinema leggete la nostra recensione senza spoiler.
LA TRAMA
Un amore ostacolato dai pregiudizi
Anora (Mikey Madison) lavora come stripper in un club di New York. Nel locale un giorno arriva Ivan (Mark Ėjdel’štejn), figlio di un oligarca russo che si innamora di lei e finirà per chiederle di sposarlo. Ed è qui che intervengono prima una squadra di gorilla armeni e poi direttamente la famiglia, in arrivo dalla Russia con un jet privato.
INFO & CAST
Durata 138 min
Regia Sean Baker
Cast
Mikey Madison: Anora “Ani” Micheeva
Mark Ėjdel’štejn: Vanja “Ivan” Zacharov
Jurij Gorisov: Igor
Karen Karagulian: T’oros
Aleksej Serebrjakov: Nikolaj Zacharov
LA RECENSIONE
Un teen drama tra Cenerentola e Pretty Woman
Allora, premettiamo subito che noi di Cinefily amiamo Sean Baker e abbiamo apprezzato tantissimo pellicole come “Tangerine”(2015), “Un sogno chiamato Florida”(2017) e “Red Rocket”(2021). Detto ciò, questo suo ottavo film da regista che vede protagonisti da giovane “Ani”, diminutivo col quale ama essere chiamata e il suo Vanya/Ivan ci ha colpito profondamente perché è una favola moderna e nera, divertente e “infame”, comica e malinconica allo stesso tempo. Si è parlato molto di “Anora”, accostando la pellicola alle storie di “Cenerentola” e “Pretty Woman”, ma in realtà Baker, mescolando sapientemente il teen drama col registro comico e tragico, dandogli quel tocco neorealista che è la sua cifra registica, è riuscito a costruire una storia che tratta temi molto importanti come la fatuità del sogno americano, la differenza di classe e le etichette sociali difficili da distruggere. Lo fa senza dare giudizi, facendoci ridere e commuovere, empatizzare con i suoi personaggi, soprattutto con la protagonista Ani, interpretata da una grandiosa Mikey Madison, che vi stupirà in maniera assurda per la sua bravura ed ecletticità.
Il finale che non ti aspetti
Baker è molto bravo a portarci per mano nella vita di Anora, con una prima parte molto romantica e scanzonata, mentre nella seconda – quando i “gorilla” T’oros e Igor dovranno ritrovare Ivan, che nel frattempo è scappato a New York per la delusione data alla famiglia – il “gioco” si fa più frenetico e duro. L’ultima parte è quella più emozionante e che ci da quella scossa, quella sorpresa che non ci aspettavamo. Rabbia e commozione, speranza e sogno si fondono fino a sbatterci in faccia la dura realtà e il fatto che i lieti fine a volte si avverano, altre si fanno attendere o non si avverano mai. Baker ha diretto, sceneggiato, co-prodotto e montato il film, non tralasciando assolutamente nulla. Per la fotografia, però, ha voluto il meglio e, infatti ha assoldato Drew Daniels che ha fatto un lavoro immane, girando con pellicola in 35mm dando così quel mood vintage bellissimo da vedere. Menzione speciale anche per le scenografie di Stephen Phelps e ai costumi di Jocelyn Pierce.
La bravura del cast e le 6 nomination agli Oscar
Come già anticipato, il regista ha scritto anche la sceneggiatura che è veloce, frenetica, fatta di dialoghi taglienti e contemporanei. Passa dalla commedia alla tragedia in pochi minuti, non facendoci perdere mai l’attenzione, senza tempi morti. Ma per la riuscita ottimale del film, Baker è stato bravissimo, soprattutto, nella scelta del cast. Il primo ad essere assoldato è stato Jurij Borisov, nei panni del gorilla Igor (ricordatelo!), dopo che l’aveva visto recitare nel film “Scompartimento n. 6 - In viaggio con il destino”, di Juho Kuosmanen. Fu proprio Borisov, poi, a consigliare al regista il suo connazionale Mark Ėjdel'štejn, per il ruolo di Vanja. Per il ruolo di Anora, invece, non ha avuto alcun dubbio e ha subito pensato a Mikey Madison dopo averla vista interpretare il ruolo di Susan Atkins in “C'era una volta a... Hollywood”(2019) e quello di Amber Freeman in “Scream”(2022). Per la parte di Ani, Madison ha imparato il russo e l'accento tipico di New York, oltre alla lap dance e alla pole dance. Tutto ciò ha fatto si che il film portasse a casa 5 nomination ai Golden Globe e 6 agli Oscar, ovvero al Miglior film, Miglior regista, Migliore attrice, Miglior attore non protagonista (Jurij Borisov), Migliore sceneggiatura originale e Miglior montaggio. Tutte meritatissime.
Il voto di Cinefily