La recensione de Il Re Leone (2019), remake in CGI del classico Disney diretto da Jon Favreau che passo dopo passo ci porta nella savana di Simba, Timon e Pumba.
Sono trascorsi venticinque anni da quando Il Re Leone, grande classico d’animazione Disney, ha fatto il suo debutto al cinema. Ora è giunto il momento di tornare nelle sale cinematografiche tra gli incantevoli paesaggi della savana. Assistiamo non più ad un cartoon ma ad uno spettacolare film di animazione computerizzata quasi fotorealistica. In sintesi… sì, parliamo sempre di animazione.
Un nuovo live action Disney
Perché di nuovo Il Re Leone?
Il piccolo Simba, alle prese con la crescita e obbligato a fare i conti con le sue debolezze, sembra essere uscito davvero dai paesaggi africani, in tutto e per tutto, carne e artigli. Questo spettacolare realismo tuttavia, non aggiunge molto al cartone che nel 1995 raggiunse addirittura due premi Oscar. Quindi… perché, ora, questo re-boot?
La risposta economica è la più semplice: a livello mondiale 1 miliardo e 438 milioni ad oggi.
Negli ultimi anni Disney ha adottato una strategia di trasposizione in live action di alcuni dei suoi più grandi classici, tuttavia ne Il Re Leone non è presente alcun attore in carne e ossa, proprio nessuno. Si fatica quindi a capire la necessità di un rifacimento. Lo stesso regista John Favreau alla domanda “Live action o animazione?” ha risposto in modo enigmatico “Stiamo reinventando il medium cinematografico”.
Durata 118 min
Regia Jon Favreau
Doppiatori originali
Donald Glover: Simba adulto
JD McCrary: Simba giovane
Billy Eichner: Timon
Seth Rogen: Pumbaa
Chiwetel Ejiofor: Scar
La trama de Il Re Leone
Non ci sono grosse novità nella trama del Il Re Leone. La storia segue la vita di Simba, esempio perfetto di quel che è il cerchio della vita. Ci porta lungo il cammino di vita dell’erede al trono, la lotta con lo zio per il potere, tra drammi, amore e nuove amicizie. Tutto è perfettamente in linea con il film degli anni ’90, l’unica novità è l’aggiunta di una canzone originale cantata da Beyoncé (per noi italiani da Elisa). Si tratta di un puro remake mai fatto prima a differenza delle varie modifiche presenti negli ultimi live action Disney (es. Aladdin).
Una storia di crescita, di coraggio, amore: la storia della vita.
Sono molto discordanti i pareri circa il film. Se da un lato si resta a bocca aperta davanti alle splendide immagini realistiche del nuovo, dall’altro si perde un po’ di caratterizzazione grafica dei personaggi dovuta alla mano dei disegnatori. Lo stesso Favreu ha rivelato che soltanto un’inquadratura del film è reale, il resto tutto ricostruito in maniera certosina. Ma questo realismo non pregiudica la magia che lascia il film.