Free Guy: Eroe per gioco, la recensione del film con Ryan Reynolds ispirato al mondo dei videogiochi. Un film d’azione per tutta la famiglia, ispirato alla generazione Fortnite.
"Free Guy" è uno dei migliori film di videogiochi mai realizzati che non sia nemmeno basato su un videogame reale.
Ryan Reynolds ha affermato in una recente intervista che questo è il miglior film che abbia mai fatto. Una dichiarazione che probabilmente farà clamore tra i fan di Deadpool, ma con la quale sono estremamente d'accordo.
Free Guy è una commedia d'azione su un videogioco immaginario, arricchita dal carisma e dall’humor di Reynolds, dalla presenza di Jodie Comer, da Joe Keery, da Channing Tatum, da Chris ***** in un cameo a sorpresa… e per ultima da una certa arma iconica.
La trama: all'interno di Free City
Guy è un NPC, tradotto in italiano come PNG, ovvero personaggio non giocabile: si tratta di una sorta di contorno rispetto all’azione che deve svolgere il player, in un gioco molto simile a GTA. È un cassiere di banca buono e rispettoso della legge. Tutto per lui si svolge e accade in modo automatico e abitudinario, fino al giorno in cui avrà un “risveglio”. Con l’aiuto di due developer di videogame in carne e ossa, Millie e Keys (Comer e Keery), Guy cambierà il suo mondo e forse anche il nostro.
La sceneggiatura si basa su un trilione di classici diversi, tra cui The Lego Movie, Ralph Spaccatutto, The Truman Show, Ready Player One ed in parte anche Elf. Nonostante ciò Free Guy eccelle perché, a differenza di molti di questi, non sembra un gigantesco annuncio pubblicitario come nel caso dei Lego o per quasi tutti i film di WB.
Il film sembra più originale quando ci si addentra tra gli alti e bassi dei giochi, ma non è necessario essere un esperto per comprenderne le gag. Il punto su Guy è che lui non sa di essere in un videogioco, tantomeno di esser un NPC. Quando i developer smanettoni si inseriscono nel gioco ed iniziano a parlare di hacking e “skin”, lui sembra totalmente stordito. È il paradiso per gli ignoranti tra il pubblico; è il nostro modo di entrare nel suo mondo.
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Durata 115 min
Regia Shawn Levy
Cast
Ryan Reynolds: Guy
Jodie Comer: Milly
Joe Keery: Keys
Lil Rel Howery: Buddy
Taika Waititi: Antonie
La visione di Free Guy
Questo è il primo film Disney da molto tempo a ottenere una “esclusiva teatrale” cosa che non era stata fatta per Jungle Cruise o Black Widow, ma che trovo giusta e corretta. Free Guy è un film da vedere con un grande gruppo di persone, perché si tratta di come noi, come comunità, dobbiamo riunirci.
Il personaggio interpretato da Reynolds pensa che i cattivi ragazzi e la violenza sfrenata siano un vicolo cieco. Il film pone in risalto l’idea che la maggior parte dei giocatori prediliga un ambiente tossico, ostile e competitivo, e infatti proprio Guy è l’unico personaggio in grado di cambiare le regole del gioco, diventando un modello per la società dei videogiocatori.
È un eroe che pensa che tutti abbiano il potenziale per esserlo e diventarlo. Questo è davvero uno sforzo di gruppo!
La pellicola di Shawn Levy è molto creativa anche sul versante degli effetti speciali e della coreografia, e proprio in quei contesti attinge a piene mani a un immaginario che apparirà subito riconoscibile ai videogamer più navigati.
Ma il film parla ad un pubblico più ampio. Certo, ci può essere il momento in cui Guy spara un colpo col Mega Buster di Mega Man o una scena in cui due Game Master lo inseguono costruendo un edificio al volo come fossero in Fortnite, ma tutto quello che per i videogiocatori sono meravigliosi riferimenti, per uno spettatore casuale saranno solo effetti speciali ben realizzati. Pensate che le due citazioni più sfacciate, ma sublimi e che mi hanno fatto alzare in piedi dalla poltrona, nulla hanno a che fare coi videogiochi!
Veniamo al dunque: il film è da vedere? Assolutamente Sì!! 😀